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Il T.rex aveva un condizionatore d’aria sulla testa: ecco a cosa serviva

Risolto il mistero dei fori presenti sul cranio del tirannosauro. Sino ad oggi si credeva servissero a potenziare con appositi muscoli il poderoso morso del dinosauro, ma scienziati americani hanno dimostrato che nei coccodrilli e negli alligatori – lontani parenti del T. rex – vengono utilizzati per regolare la temperatura della testa.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Brian Engh
Credit: Brian Engh

Il tirannosauro (Tyrannosaurus rex) aveva una sorta di “condizionatore” sulla testa, che gli permetteva di regolare al meglio la temperatura. La scoperta, legata alla presenza di due fori sul cranio noti come finestra dorsotemporale, arricchisce di un nuovo capitolo l'annoso dibattito su che tipo di animali fossero i dinosauri, se a sangue caldo o a sangue freddo. A determinare la funzione di questi due fori è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del College di Medicina dell'Università del Missouri, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università dell'Ohio e del Dipartimento di Biologia dell'Università della Florida.

Gli scienziati, guidati dal professor Casey M. Holliday, docente presso il Dipartimento di Patologia e Anatomia dell'ateneo di Columbia, sono giunti alla loro conclusione analizzando con dispositivi per imaging termico la testa di animali affini ai dinosauri che presentano gli stessi fori, i coccodrilli e gli alligatori. Questi rettili, insieme agli uccelli, ai dinosauri e ad altri animali estinti fanno infatti tutti parte del gruppo tassonomico dei cosiddetti arcosauromorfi, carattarizzato da dettagli anatomici simili nell'anatomia del cranio che suggeriscono un'origine comune.

Credit: Università del Missouri
Credit: Università del Missouri

In passato gli scienziati pensavano che i due fori sul cranio del T.rex servissero a far passare fasci di muscoli per potenziare la mostruosa mascella, ma come spiegato dal professor Holliday qualcosa non quadrava. “È davvero strano che un muscolo si alzi dalla mascella, faccia un giro di 90 gradi e passi lungo il tetto del cranio”, ha dichiarato lo scienziato. Per comprendere meglio il ruolo della finestra dorsotemporale gli studiosi si sono dunque rivolti ad alligatori e coccodrilli, nello specifico a quelli ospitati presso il St. Augustine Alligator Farm Zoological Park, in Florida.

Grazie a un dispositivo in grado di rilevare immagini termiche sono riusciti a capire in che modo variasse la temperatura dei fori. Alligatori e coccodrilli sono infatti animali a sangue freddo, e la loro temperatura è legata a quella dell'ambiente. Osservando i rettili mentre si riscaldavano al mattino, nei fori si registravano temperature elevate, ma quando il sole si alzava e gli animali raggiungevano la temperatura ideale, i fori dorsotemporali risultavano neri, come se fossero stati “chiusi” per regolare la temperatura della testa e impedire che si scaldasse troppo. “Ciò è coerente con le prove precedenti secondo le quali gli alligatori hanno un sistema circolatorio a corrente incrociata – o un termostato interno, per così dire”, ha sottolineato lo scienziato. Poiché anche il T.rex possedeva questi fori pieni di vasi sanguigni, secondo gli autori dello studio avevano lo stesso ruolo rilevato nei rettili moderni. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata su The Anatomical Record .

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