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Il sorriso di Pikin, gorilla salvata dal macello, vince il Wildlife Photographer of the Year

La gorilla di montagna è stata salvata poco prima di venir uccisa e macellata dai bracconieri. Lo scatto dell’abbraccio col suo salvatore, Appolinaire Ndohoudou, ha vinto il primo premio del prestigioso Wildlife Photographer of the Year – People’s Choice Award.
A cura di Andrea Centini
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Un uomo sorridente che abbraccia una giovane gorilla di montagna (Gorilla beringei beringei), salvata in extremis dall'organizzazione Ape Action Africa dalle mani dei bracconieri. È questo lo splendido scatto vincitore del prestigioso Wildlife Photographer of the Year – People's Choice Award, uno dei concorsi di fotografia naturalistica più importanti organizzato dal Museo di Storia Naturale di Londra. Pikin, questo il nome della scimmia, stava infatti per essere uccisa e macellata – la carne di gorilla si vende a prezzi altissimi -, ma fortunatamente è stata liberata e condotta in un santuario protetto in Camerun. In questa immagine è ritratto il “custode dei gorilla” Appolinaire Ndohoudou, un uomo fuggito dalla guerra civile in Ciad che ha ritrovato la speranza proprio aiutando i gorilla vittime dei bracconieri. La fotografia, scattata dalla fotografa canadese Jo-Anne McArthur, è stata ottenuta durante il trasporto di Pikin a un santuario più grande di quello in cui si trovava. Era stata sedata per il trasporto, ma non abbastanza, e al suo risveglio ha deciso di abbracciate il suo angelo custode. “Ho regolarmente documentato le crudeltà che gli animali subiscono a causa nostra, ma a volte sono testimone di storie di salvataggio, speranza e redenzione”, ha sottolineato l'autrice dello scatto, felice per l'eco mediatica del messaggio che voleva trasmettere. La foto è stata votata da 20mila utenti.

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Megattere

Una femmina di megattera (Megaptera novaeangliae) col proprio piccolo nuotano eleganti nelle acque attorno alle isole di Vava'u (Tonga). Nelle calde acque di Tonga questi maestosi cetacei giungono per partorire, dopo la consueta migrazione dall'Antartide. L'immagine è stata scattata dal fotografo Ray Chin ed è una delle finaliste più votate del concorso.

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Orsi polari

Tra le finaliste si è distinto anche il tenero abbraccio di una mamma di orso polare (Ursus marittimus) ai suoi due cuccioli. Lo scatto della fotografa Debra Garside è stato ottenuto al Wapusk National Park di Manitoba (Canada), proprio all'inizio della scorsa primavera. I tre plantigradi erano appena usciti dalle loro tane dopo il letargo, decidendo di scambiarsi alcune coccole sulla neve fresca. I piccoli stavano vicini alla madre anche per scaldarsi: le temperature erano infatti proibitive: dai – 35° gradi centigradi fino a – 55° gradi centigradi con vento forte.

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Bradipo tridattilo

Il meraviglioso scatto di un bradipo tridattilo (Bradypus trydactilus) mentre si arrampica su un albero di cecropia in cerca di cibo. La fotografia è stata scattata in Brasile, nella foresta pluviale atlantica a sud di Bahia. Il fotografo Luciano Candisani si è arrampicato sulla pianta per ottenere la prospettiva mozzafiato.

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Ghiandaia marina pettolilla

Apprezzatissima anche la foto di una ghiandaia marina pettolilla (Coracias caudatus) sul dorso di una zebra. La fotografia è stata scattata da Lakshitha Karunarathna durante un safari nella riserva del Masai mara – celebre per le immense migrazioni di gnu – in Kenya. Gli splendidi colori della ghiandaia contrastano con il bianco e nero delle zebre, regalando una composizione unica. L'uccello è rimasto sul dorso delle zebre per più di un'ora, cibandosi di tanto in tanto degli insetti capitati a tiro durante il “passaggio”.

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[Credit: Natural History Museum]

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