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Il Sole morirà e sappiamo come: scaglierà una brillante nebulosa planetaria nello spazio

Un team internazionale di astronomi ha dimostrato con un nuovo modello stellare che il Sole, quando morirà, proietterà un enorme involucro di gas incandescenti nello spazio. Una brillante nebulosa planetaria, che svanirà entro 10mila anni.
A cura di Andrea Centini
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Quando il Sole morirà, tra circa 5,5 miliardi di anni, farà sorgere una spettacolare nebulosa planetaria, un involucro di gas incandescenti e in espansione che illuminerà lo spazio per circa 10mila anni. Lo ha determinato un team di astronomi internazionale coordinato da studiosi dell'Università di Manchester, Regno Unito, dopo aver sviluppato un nuovo modello stellare in grado di prevedere il destino del Sole.

Sino ad oggi, infatti, a causa della massa troppo ridotta, non era affatto sicuro che la nostra stella avrebbe formato una brillante nebulosa planetaria. Tuttavia, grazie al modello messo a punto dagli scienziati guidati dal professor Albert Zijlstra, docente presso il Centro ‘Jodrell Bank' dell'ateneo britannico, adesso sappiamo che le stelle con massa analoga a quella del Sole, dopo l'espulsione dei gas si riscaldano tre volte più velocemente del previsto. Questa caratteristica permette anche a una stella di massa bassa (come il Sole) di scatenare una brillante nebulosa planetaria.

Oltre a scoprire come si comporterà la nostra stella alla fine del suo ‘ciclo vitale', gli studiosi hanno risolto anche un mistero astronomico che durava da 25 anni. Le nebulose planetarie, così chiamate perché in passato furono scambiate per sistemi planetari in formazione (ma non hanno nulla a che fare con i pianeti), grazie alla loro brillantezza vengono utilizzate anche per calcolare la distanza delle galassie. Tuttavia i dati ottenuti dai modelli sperimentali risultavano in contrasto con le osservazioni visive, proprio perché si credeva che queste nebulose planetarie potessero essere emesse soltanto da stelle di grande massa, il dettaglio smentito dalla nuova ricerca pubblicata su Nature.

Per quanto affascinante, noi non potremo assistere allo spettacolo della nebulosa planetaria prodotta dal Sole. Per allora, infatti, la vita sulla Terra sarà già estinta. Tra circa 1,1 miliardi di anni la luminosità del Sole aumenterà del 10 percento circa, scatenando sulla Terra un devastante effetto serra con un colossale aumento delle temperature. Se sopravvivremo a questa fase, entro 3,5 miliardi di anni non ci sarà più alcuna speranza: farà infatti talmente caldo che gli oceani inizieranno a bollire ed evaporare, col conseguente scioglimento di tutti i ghiacci. Il Sole inizierà a espandersi e si trasformerà in una gigante rossa, fino a quando non ingloberà anche la Terra con i suoi gas incandescenti. Infine, terminate le risorse per le reazioni nucleari, la nostra stella diventerà una nana bianca, uno stato che potrebbe durare diversi miliardi di anni sino allo spegnimento definitivo. Se l'umanità vorrà continuare a sopravvivere, dunque, sarà necessario sviluppare tecnologie per il viaggio interstellare, in grado di farci raggiungere lontani esopianeti abitabili.

[Credit: NASA]

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