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Il Sole ha una macchia gigantesca grande quanto Giove: quali sono i rischi per la Terra

La macchia, chiamata AR2665 dagli scienziati, nel giro di un paio di giorni raggiungerà il centro della stella, dove a causa dell’intensa attività magnetica potrebbe innescare problemi alle comunicazioni satellitari e ai sistemi di navigazione.
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A cura di Andrea Centini
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Sul Sole è comparsa un'enorme macchia che si estende per ben 125.000 chilometri, dimensioni paragonabili a quelle del gigante gassoso del Sistema solare, il pianeta Giove. La macchia, cui gli astronomi hanno affibbiato il nome tecnico di “AR2665”, si trova al momento nei pressi dei margini del disco solare, ma nel giro di un paio di giorni migrerà nella parte centrale della stella, una posizione dalla quale potrebbe provocare qualche problema al nostro pianeta.

Foto di Andrea Centini
Foto di Andrea Centini

Le macchie sono infatti aree a temperatura più bassa rispetto a quelle circostanti, ma caratterizzate da un'intensa attività magnetica, che attraverso il vento solare – accelerato anche dai cosiddetti buchi coronali – oltre a innescare le spettacolari aurore polari può essere responsabile di interferenze a sistemi di navigazione e comunicazione satellitari.

AR2665, attualmente ‘osservata speciale' dal satellite della Nasa SDO (Solar Dynamics Observatory) ma anche da numerosi sistemi amatoriali equipaggiati con l'apposito filtro solare, non è comparsa per caso, ma è un chiaro segnale della fase che sta attraversando la nostra stella. Il Sole si trova nella parte terminale del suo ciclo di attività magnetica, che dura tipicamente 11 anni, e tra i fenomeni osservabili in questa condizione, oltre alla riduzione nel numero di macchie solari, vi è anche la comparsa di alcune più complesse del normale, come ha spiegato il professor Mauro Messerotti dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Foto di Andrea Centini
Foto di Andrea Centini

“È una tipica macchia di fine ciclo del Sole – ha sottolineato lo studioso – è molto complessa dal punto di vista magnetico e si è formata a una bassa latitudine, perchè quando la nostra stella si avvicina alla fase di attività minima le macchie tendono a formarsi verso l'equatore”. “Macchie molto grandi di questo tipo associate a forti eruzioni e tempeste magnetiche sono state osservate anche in passato nella fase di declino dell'attività solare”, ha concluso Messerotti. Il ciclo undecennale del Sole terminerà tra il 2018 e il 2019, e prima dell'inizio del nuovo (il venticinquesimo da quando viene studiato il Sole) la fotosfera resterà completamente priva di macchie per diverso tempo.

[immagine di spaceweather.com]

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