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Il rover Perseverance in arrivo su Marte stasera: perché dovrà superare i “7 minuti di terrore”

Dopo un volo nel cuore del Sistema solare durato circa 7 mesi e oltre 500 milioni di chilometri di viaggio, il rover Perseverance della NASA sta per atterrare sulla superficie di Marte. Se tutto andrà secondo i piani, poggerà le ruote sul Pianeta Rosso alle 21:55 ora italiana, ma dovrà superare con successo i “7 minuti di terrore” della manovra di atterraggio.
A cura di Andrea Centini
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A otto anni dall'arrivo di Curiosity su Marte, che toccò il suolo alle 7:14 (ora italiana) del 6 agosto 2012 dopo una spettacolare manovra, la NASA sta per portare sulla superficie del Pianeta Rosso un altro rover. Perseverance, questo il nome del nuovo robot col le ruote, se tutto andrà secondo i piani degli ingegneri dell'agenzia americana si adagerà “dolcemente” nel cratere Jezero – sito nella pianura Isidis Planitia – alle 21:55 ora italiana di giovedì 18 febbraio. La conferma dell'avvenuto “ammartaggio” dovrebbe giungere sulla Terra con circa 11 minuti di ritardo, a causa della distanza tra i due pianeti che rende particolarmente lento lo scambio dei segnali. Ma se questi minuti d'attesa lasceranno col fiato sospeso scienziati e appassionati, sono i 7 minuti che precedono il touchdown a “terrorizzare” chi ha organizzato la costosa missione spaziale (oltre 2 miliardi di dollari).

In questo lasso di tempo, infatti, l'“aeroshell” contenente il rover e i suoi compagni di viaggio (l'elicottero Ingenuity e il velivolo di atterraggio Skycrane) dovrà frenare da una velocità di 19.500 chilometri orari nella rarefatta atmosfera marziana, un'impresa complicatissima per diverse ragioni. Basti pensare che solo il 40 percento degli atterraggi su Marte ha avuto successo fino ad oggi, come ci ricorda lo schianto della sonda Schiapparelli avvenuto nel 2016. Dunque per una semplice questione di statistica è più probabile che Perseverance si disintegri al suolo, piuttosto che atterri in sicurezza. A rendere particolarmente complicata la manovra vi è anche la scelta del sito di atterraggio, il sopracitato cratere Jezero, che è ricco di rocce, piccoli crateri e ripidi pendii. Per evitarli, gli ingegneri hanno equipaggiato il rover con una tecnologia chiamata “Terrain-Relative Navigation” che metterà a confronto immagini catturate in tempo reale durante la discesa con quelle caricate nella memoria (ottenute dalle sonde in orbita attorno al Pianeta Rosso). Da questa analisi determinerà se il sito d'atterraggio prescelto sarà sicuro; in caso contrario, potrà decidere di spostarsi nel raggio di 600 metri per trovare un punto pianeggiante più idoneo. Un altro sistema chiamato "Range Trigger" ha invece calcolato il momento esatto per dispiegare il paracadute. Lo Skycrane, che terrà sospeso Perseverance attraverso lunghi cavi di nylon da 7,6 metri, libererà il rover dopo averlo adagiato delicatamente al suolo sfruttando i suoi 8 retrorazzi, a una velocità di 2,5 chilometri orari.

Se le manovre avranno successo, gli scienziati attenderanno 30 sol marziani (un giorno su Marte, che dura 24 ore 39 minuti e 35,244 secondi) per testare tutta la strumentazione scientifica di Perseverance e altri 30 sol per mettere a punto Ingenuity, il primo elicottero a giungere sulla superficie di un altro pianeta. Si tratta di un piccolo velivolo sperimentale del peso di 1,8 chilogrammi, privo di strumenti scientifici ma equipaggiato con due fotocamere, per riprendere le prime, spettacolari immagini “in volo” del Pianeta Rosso. Ha una limitata autonomia di 90 secondi per decollo, pertanto si tratterà principalmente di un test tecnologico.

Il luogo di atterraggio, il cratere Jezero, è stato scelto dalla NASA (nel 2018) poiché si tratta del delta di un antico fiume ormai prosciugato, il luogo ideale in cui cercare tracce di vita biologica passata e perché no, anche presente. Perseverance è dotato di numerosi strumenti di indagine geologica e microbiologica per compiere ricerca il loco, ma dispone anche di un trapano per raccogliere campioni da inserire in uno dei 38 tubi di metallo che equipaggia per la conservazione. L'obiettivo è farli recuperare da un'altra missione prevista alla fine degli anni '20, per poi farli riportare sulla Terra, dove potranno essere studiati molto più approfonditamente in laboratorio. Perseverance ha anche due microfoni per registrare per il suono di Marte. Verranno condotti anche diversi esperimenti per definire in modo più dettagliato il clima marziano e saranno gettate le basi per le future missioni umane, ad esempio testando tecnologie per verificare l'uso delle risorse naturali presenti sul pianeta e per la produzione di ossigeno. Ma tutto questo sarà possibile solo se Perseverance riuscirà ad atterrare in sicurezza sul Pianeta e superare i 7 minuti di terrore. Lo scopriremo soltanto fra poche ore. La missione potrà essere seguita in diretta streaming sul canale Live della NASA.

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