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Covid 19

Il rischio di ricovero per Covid negli adolescenti è triplo rispetto a quello per influenza

Mettendo a confronto i tassi di ricovero per COVID-19 e quelli per influenza delle ultime tre epidemie, un team di ricerca americano dei CDC ha determinato che gli adolescenti hanno un rischio triplo di essere ricoverati in ospedale per l’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 rispetto a una provocata da un virus influenzale.
A cura di Andrea Centini
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Sin da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19 è apparsa evidente la minore patogenicità dell'infezione nei bambini e negli adolescenti, ciò nonostante anche le fasce di età più giovani risultano esposte al rischio di complicazioni potenzialmente fatali. Non a caso, purtroppo, seppur rari si sono verificati diversi decessi anche tra i piccoli a causa del coronavirus SARS-CoV-2, in particolar modo tra quelli che soffrivano di altre condizioni di salute (comorbilità). Sino ad oggi si riteneva che la comune influenza avesse più o meno lo stesso impatto della COVID-19 nei giovanissimi, tuttavia un nuovo studio ha appena dimostrato che non è assolutamente così: per gli adolescenti, ad esempio, il rischio di finire in ospedale per il patogeno pandemico è circa tre volte superiore di quello per un comune virus influenzale.

A determinare questa statistica è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del COVID-19 Response Team dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie (CDC), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del California Emerging Infections Program di Oakland, della Scuola di Medicina dell'Università Emory di Atlanta, del Centro Medico dell'Università Vanderbilt e di numerosi altri centri di ricerca sparsi per gli USA. Gli scienziati, coordinati dalla dottoressa Fiona P. Havers, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a confronto i tassi di ricovero in ospedale degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni per COVID-19 con quelli per sindromi influenzali durante le precedenti tre epidemie.

Sfruttando il sistema di sorveglianza COVID-Net, che raccoglie i dati di 14 Stati americani per un totale del 10 percento della popolazione coinvolta, i ricercatori hanno analizzato le curve epidemiologiche relative ai giovani infettati dal SARS-CoV-2 tra il 1 marzo del 2020 e il 24 aprile del 2021. Confrontando i ricoveri è emerso che i tassi per Covid sono stati dalle 2,5 alle 3 volte superiori rispetto a quelli per influenza durante le epidemie 2017-18, 2018-19 e 2019-20. In totale sono stati 204 i ragazzini ricoverati per l'infezione, molti dei quali con una condizione pregressa come obesità, asma o problemi neurologici. Il tasso di ricovero per gli adolescenti è risultato essere 12,5 volte inferiore rispetto a quello degli adulti, ma più elevato di quello osservato nei piccoli tra i 5 e gli 11 anni, segno che l'età rappresenta un fattore chiave di rischi anche tra le fasce più giovani.

Fortunatamente nessun adolescente del campione è morto per l'infezione, tuttavia il 30 percento è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva e il 5 percento ha necessitato di essere intubato per la ventilazione polmonare. I ragazzi più colpiti erano afroamericani e ispanici, un dettaglio che sottolinea ancora una volta come queste etnie risultino particolarmente suscettibili all'infezione da coronavirus SARS-CoV-2. Fortunatamente sia l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) hanno recentemente approvato per gli adolescenti il vaccino anti Covid “Comirnaty” di Pfizer-BioNTech, che al momento viene testato anche sui bambini.

Gli esperti come la dottoressa Rochelle P. Walensky dei CDC sottolineano che con la vaccinazione si potrà eliminare anche tutta questa sofferenza tra i ragazzi, aumentando al contempo il tasso di immunizzazione della popolazione complessiva e riducendo così la circolazione del virus, abbattendo di conseguenza anche lo sviluppo di ulteriori varianti di preoccupazione. I dettagli dello studio americano “Hospitalization of Adolescents Aged 12–17 Years with Laboratory-Confirmed COVID-19 — COVID-NET, 14 States, March 1, 2020–April 24, 2021” sono stati pubblicati sul portale dei CDC.

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