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Il riscaldamento climatico e le responsabilità di DiCaprio (FALSO)

Il discorso in difesa del clima dopo l’Oscar da parte di DiCaprio scatena le ire dei teorici del complotto: sarebbero in atto oscure operazioni di geoingegneria e l’attore ne sarebbe complice.
A cura di Juanne Pili
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DiCaprio colto in flagranza di complotto da un noto sito sciachimista: Il suo discorso sul clima dopo gli Oscar lo incastrerebbe definitivamente. L'attore sarebbe reo di distrarre le masse dalle operazioni di geoingegneria clandestina da parte dei governi.

Cosa sarebbe esattamente la geoingegneria? Si tende a fantasticare un po' troppo. Uno dei massimi teorici di questa tesi di complotto è Dane Wigington, tra i punti di riferimento del sito di cui trattiamo. Esiste una interessante analisi delle sue tesi, in 10 punti, formulata nell'autorevole forum di debunking Metabunk. Secondo le tesi dei negazionisti del cambiamento climatico le recenti ondate di caldo, per esempio in Europa, non sono dovute all’anticiclone africano, connesse ad un’umidità molto elevata. I valori igrometrici sarebbero infatti bassi in misura anomala, anche nelle località marittime, dove non si formerebbero quasi mai nuvole. In che senso sarebbero più bassi? Un conto è l'umidità assoluta (quantità di vapore acqueo in un metro cubo di aria) un'altra quella relativa, ovvero, il rapporto quella assoluta e quella che serve a saturare di vapore l'aria. Variando la temperatura, varia anche la quantità di vapore necessaria alla comparsa di nuvole. Più l’aria è calda, maggiore sarà la probabilità che contenga del vapore.

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Un must del complottismo climatico è l'utilizzo di onde elettromagnetiche, per esempio attraverso il progetto HAARP, ch'è stato chiuso nel 2013; trasmetteva onde elettromagnetiche tra i 2,8 e i 10 MHz, 960 kW di potenza. Come tutto questo possa influenzare il clima resta un mistero. Modificare il clima richiederebbe un dispendio di energia tale da deviare il percorso degli uragani. Le “nuvole a pettine” spesso vengono indicate come la prova dell’esistenza di queste tecnologie. Tale fenomeno atmosferico in realtà ha una spiegazione ben nota, per niente ansiogena. Gli altocumuli radiati; siano questi cirri, altocumuli, altostrati, stratocumuli e cumuli, se si dispongono in bande parallele, dipende da fattori atmosferici banali. Per maggiori approfondimenti consigliamo la lettura di questo documento, redatto dal meteorologo Pierluigi Randi, che si avvale anche della collaborazione degli istituti Epson Meteo Regional Center, Meteo Center e MeteoRomagna. Il tema scie chimiche meriterebbe una trattazione a parte; lo stesso Randi ha tenuto un convegno molto efficace sul tema, dimostrando che si tratta di pura invenzione. Anche il sottoscritto nel suo piccolo ha affrontato il tema, con una serie di video.

Basterebbe prendere dei campioni in quota per verificare l'esistenza di scie nocive, appositamente create, distinguendole da quelle di condensa, che secondo gli sciachimisti sarebbero più rare. Non lo ha mai fatto nessun sostenitore di queste tesi.

Certamente, come già accennato, esiste una scienza denominata geoingegneria, ma non c'entra niente col clima. Quella che viene chiamata impropriamente così in realtà è l'ingegneria climatica. Riguarda principalmente la riduzione di CO2 e dell'incidenza della radiazione solare nell'atmosfera. Nulla a che fare con le ancora pioneristiche tecniche di modifica del tempo atmosferico (che non va confuso col clima) come l'inseminazione delle nuvole, pratica ben nota e notoriamente innocua… talmente tanto che ad oggi non è ritenuta molto efficace.

altocumuli-radiati

Queste le parole che incriminerebbero DiCaprio:

"Il cambiamento climatico è una realtà e sta avvenendo ora. È la minaccia più urgente del nostro pianeta. Dobbiamo sostenere i leader del mondo che non parlano in nome delle grandi corporazioni e delle multinazionali, ma in nome dell'umanità, delle popolazioni indigene nel mondo, dei milioni e milioni di diseredati che sono i più colpiti".

Effettivamente le grandi multinazionali hanno notevoli risorse finanziarie, con cui possono influenzare i media e l'opinione pubblica. Se proprio dobbiamo fare i complottisti allora, facciamolo bene: Chi sostiene il negazionismo del cambiamento climatico? Tra i divulgatori troviamo Bjorn Lomborg, che ha ottenuto dalle lobby almeno 800mila dollari di finanziamenti, questo nonostante le Università dove teneva le sue conferenze ne avessero respinto le tesi; negli Stati Uniti il Partito Repubblicano è stato tra i maggiori sostenitori del negazionismo, tanto che una minoranza al suo interno sta cercando con fatica di far cambiare rotta ai colleghi. Le ragioni per cui una multinazionale sarebbe maggiormente portata a finanziare il negazionismo sono più che ovvie: Ridurre l'impatto ambientale delle attività industriali comporta dei costi. A questo forse voleva alludere DiCaprio nel suo discorso.

In conclusione, ogni tesi riguardante complotti volti a modificare il clima attraverso HAARP, Scie chimiche o chissà cos'altro, per come sono state fino ad oggi presentate, non hanno alcun fondamento. Ogni fenomeno trova spiegazioni banali e già documentate, fin da tempi non sospetti. Questo però non significa che non ci stiamo impegnando già ad avvelenarci da soli, sprecando le risorse energetiche, inquinando e abbandonando l'ambiente circostante al cemento e al degrado.

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