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Il riposino pomeridiano fa bene al cuore: abbassa la pressione come un farmaco

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati greci ha dimostrato che il pisolino pomeridiano, ovvero la classica pennichella, riduce la pressione sanguigna come un farmaco a basso dosaggio o la riduzione di alcol e sale dalla dieta. In media, nei partecipanti allo studio dediti alla siesta, i medici hanno rilevato una pressione di 5,3 mmHg inferiore rispetto agli altri.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Hans
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Il riposino pomeridiano è un vero toccasana per la salute del cuore: la classica pennichella o siesta, infatti, abbassa la pressione sanguigna con la stessa efficacia di alcuni (opportuni) cambiamenti nello stile di vita, come la riduzione di alcol e sale. Ma non solo. L'effetto del pisolino è infatti paragonabile a quello dei farmaci antipertensivi a basso dosaggio. Lo ha dimostrato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati greci dell'Asklepieion General Hospital di Voula, che ha condotto uno studio ad hoc su 212 pazienti con un'età media di 62 anni, dei quali poco più della metà era composta da donne.

La ricerca. Gli scienziati, coordinati dal professor Manolis Kallistratos, cardiologo presso il nosocomio greco, hanno monitorato la pressione arteriosa dei partecipanti per 24 ore consecutive, grazie a un dispositivo indossabile. Dall'analisi statistica dei dati è emerso che la pressione arteriosa sistolica, in media, è risultata essere inferiore di 5,3 mmHg (la pressione si misura in millimetri di mercurio) nelle persone che avevano fatto un riposino pomeridiano rispetto a chi non lo aveva fatto. “La pennichella sembra abbassare i livelli di pressione sanguigna con la stessa intensità di altri cambiamenti dello stile di vita: ad esempio, la riduzione di sale e alcol può abbassare i livelli di pressione sanguigna da 3 a 5 mmHg”, ha dichiarato il professor Kallistratos, sottolineando inoltre che, in media, un farmaco antipertensivo a basso dosaggio abbassa i livelli della pressione sanguigna tra 5 e 7 mmHg. Si tratta di un risultato notevole poiché 2 mmHg di pressione in meno riducono il rischio di eventi cardiovascolari del 10 percento.

Risultati promettenti. Gli autori dello studio hanno tenuto in forte considerazione tutti quei fattori che possono influenzare la pressione sanguigna di una persona, come età, sesso, stile di vita, consumo di farmaci, caffè e alcol, esercizio fisico e altri fattori. Un partecipante su quattro è inoltre risultato essere fumatore e/o affetto da diabete di tipo 2, condizioni tipicamente associate alla pressione alta. I benefici del riposino pomeridiano sono stati mantenuti al netto dei parametri di cui sopra, evidenziandone di fatto la notevole efficacia. Anche il tempo trascorso a riposo durante il giorno ha influenzato la riduzione della pressione: per ogni ora di siesta l'abbattimento è risultato essere di 3 millimetri di mercurio (in media la pennichella dei partecipanti è durata 49 minuti). “Ovviamente non vogliamo incoraggiare le persone a dormire per ore e ore durante il giorno, ma d'altra parte, non dovrebbe sentirsi in colpa chi può fare un pisolino, visti i potenziali benefici per la salute”, ha aggiunto Kallistratos. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati in seno al 68esimo meeting annuale dell'American College of Cardiology.

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