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Il raro spettacolo delle nubi lenticolari: sembrano UFO e trasformano il cielo in un quadro

Le nubi lenticolari, così chiamate per la caratteristica forma di lente, nascono da flussi d’aria che si scontrano con rilievi montuosi o sollevamenti termici in determinate condizioni. Solitamente si presentano da sole, ma possono formare dei veri e propri tappeti che ricordano le pennellate di un quadro impressionista.
A cura di Andrea Centini
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Il tramonto di domenica 29 ottobre in Italia è stato accompagnato dall'affascinante fenomeno delle ‘nubi lenticolari', o meglio, di una loro variante molto simile – e ancor più rara – generata da specifiche condizioni meteorologiche. A rendere la visione decisamente spettacolare i colori assunti dal cielo al calar del Sole, i cui raggi attraversando il vapore acqueo hanno dato vita a un vero e proprio ‘dipinto impressionista' ricco di sfumature colorate: dal rosa al rosso vivo, passando per il violetto e l'arancio intenso. Non è un caso che i social network come Facebook, Instagram e Twitter siano stati letteralmente invasi dalle immagini e dai commenti meravigliati di chi ha potuto assistere al fenomeno inconsueto, risultato particolarmente intenso soprattutto nel Nord Italia.

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Ma cosa sono esattamente le nubi lenticolari? Queste peculiari formazioni nuvolose, che nell'International Cloud Atlas (l'Atlante Internazionale delle Nuvole) prendono il nome di ‘altocumulus lenticolaris', hanno una caratteristica forma discoidale, simile a quella di una lente rivolta verso la volta celeste. Talvolta possono somigliare anche agli UFO della fantascienza anni '50, su uno o più piani, da soli o in formazione. Il posto migliore dove cercare le nuvole lenticolari è in cima ad alti vulcani e montagne, poiché alla loro formazione sono necessarie onde statiche – chiamate “onde orografiche” – che si formano nell'atmosfera terrestre proprio dall'incontro di una corrente d'aria con un rilievo montuoso o con un sollevamento termico.

Nuvole lenticolari sulla sommità del Pico, il vulcano dell'omonima isola alle Azzore: credit Enrico Villa
Nuvole lenticolari sulla sommità del Pico, il vulcano dell'omonima isola alle Azzore: credit Enrico Villa

Le onde orografiche, invisibili a occhio nudo, non sempre danno vita alle nuvole lenticolari: per ‘nascere' queste ultime hanno bisogno di altri parametri, come un certo grado di umidità, diffusione del vapore acqueo e quota raggiunta dal flusso, che deve essere sufficiente ad abbassare la temperatura dell'aria fino al cosiddetto “punto di rugiada”, che è ricchissimo di vapore. Se tutto corrisponde sia determina la formazione delle spettacolari nuvole, la cui sinuosità viene modellata proprio dall'oggetto che le origina.

Il fenomeno presentatosi sui cieli italiani del 29 ottobre è stato molto simile a quello apprezzabile sulle vette, ma le nubi lenticolari si sono mostrate fuse fra loro, come in una sorta di tappeto nato dalle pennellate del pittore norvegese Edvard Munck, l'autore del famoso Urlo di Munch. In molti hanno pensato che potessero essere scaturite dall'inquinamento atmosferico, che nelle ultime settimane ha investito soprattutto il Nord Italia, ma i meteorologi hanno smentito categoricamente. Le nubi erano infatti ai limiti della stratosfera, e lo smog agisce molto più in basso.

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