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Covid 19

Il nuovo coronavirus è 100 volte più infettivo del patogeno della SARS, anche attraverso gli occhi

Grazie a esperimenti condotti su cellule coltivate in laboratorio, un team di ricerca dell’Università di Hong Kong ha determinato che il coronavirus SARS-CoV-2 è oltre 100 volte più infettivo del patogeno responsabile della SARS. Un’elevata replicazione virale si verifica anche nelle congiuntive degli occhi, che sarebbero dunque una via di ingresso importante per l’infezione.
A cura di Andrea Centini
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Il nuovo coronavirus SARS-CoV-2 è oltre cento volte più infettivo del SARS-CoV responsabile della SARS (acronimo di Severe acute respiratory syndrome, sindrome respiratoria acuta grave). Questa spiccata aggressività del patogeno emerso in Cina (nella seconda metà di novembre 2019, secondo uno studio condotto da scienziati italiani del Campus BioMedico di Roma) si evidenzia non solo nelle vie aeree, ma anche nelle congiuntive degli occhi, che quindi rappresentano una efficace via di ingresso per lo sviluppo dell'infezione, chiamata COVID-19.

A determinare l'elevata contagiosità del SARS-CoV-2 è stato un gruppo di scienziati del Dipartimento di Oftalmologia e della Scuola di Salute Pubblica dell'Università di Hong Kong. I ricercatori, coordinati dal professor Michael Chan Chi-wai, docente presso la Facoltà di Medicina “Li Ka Shing”, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto esperimenti in colture ex vivo e in provetta con cellule di congiuntiva umana, tessuti polmonari, bronchiali e altre tipologie di cellule. I campioni sono stati infettati col nuovo patogeno, col SARS-CoV e altri virus alla stregua dell'H5N1, responsabile dell'influenza aviaria ad alta patogenicità, e dell'H1N1. Tutti i test sono stati effettuati in un laboratorio ad elevato livello di biosicurezza (3 su una scala di 4).

Dopo aver analizzato le risposte immunitarie innate e l'espressione dell'enzima 2 di conversione dell'angiotensina nelle colture cellulari e nei macrofagi, incrociando tutti i dati sull'aggressività dei virus è emerso che il SARS-CoV-2 risulta essere oltre cento volte più infettivo del SARS-CoV per le cellule delle vie respiratorie e quelle congiuntivali. “Questa ricerca evidenzia anche il fatto che gli occhi possono essere una via importante dell'infezione umana da SARS-CoV-2 (COVID-19)”, ha dichiarato l'autore principale dello studio. Per quanto concerne le cellule polmonari, è stato riscontrato un livello di replicazione virale paragonabile a quello della SARS, ma inferiore a quello della MERS (Middle East Respiratory Syndrome, sindrome mediorentale respiratoria). Il grado di contagiosità del nuovo coronavirus, nel complesso, è risultato paragonabile a quello dell'H1N1, il virus della cosiddetta pandemia di “influenza suina”, responsabile di migliaia di morti e centinaia di migliaia di contagiati nel 2009, soprattutto in America.

La grande capacità infettiva del SARS-CoV-2 potrebbe spiegare la ragione per cui il nuovo coronavirus è riuscito a determinare una pandemia così catastrofica; alla data di oggi, infatti, risultano quasi 4 milioni di contagiati e 276mila morti nel mondo (in Italia sono oltre 30mila) sulla base della mappa interattiva dell'Università Johns Hopkins. I dettagli della ricerca “Tropism, replication competence, and innate immune responses of the coronavirus SARS-CoV-2 in human respiratory tract and conjunctiva: an analysis in ex-vivo and in-vitro cultures” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Lancet Respiratory Medicine.

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