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Il neonato che non sa di essere nato (FOTO)

Normalmente un parto implica la “rottura delle acque”. Quando non accade, però, è possibile assistere al rarissimo caso di estrazione dell’intero sacco amniotico, all’interno del quale il neonato si comporta come se si trovasse ancora nel ventre materno.
A cura di Redazione Scienze
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Cresce in un liquido che dà nutrimento, ossigeno, stabilità termica e protezione dagli urti. E' il sacco amniotico, in cui il liquido aumenta fino al settimo mese di gestazione, dopo il quale si registra una leggera diminuzione. Nel frattempo la crescita dell'embrione prosegue, contribuendo alla rottura del sacco (la famosa "rottura delle acque" che precede il parto). A volte però non funziona così. Il sacco amniotico non si rompe e il medico può  estrarre il bambino ancora nel suo liquido. Non ci sono pianti, né traumi: il neonato è fuori dal ventre materno, ma dentro l'ambiente che lo ha scaldato e nutrito per nove mesi. Insomma, è nato, ma non sa di esser nato. Nei casi rarissimi di nascita nel sacco amniotico, gli infanti si comportano esattamente come se nulla fosse accaduto. Poi, però, arriva il momento della vita "fuori": il medico apre il sacco amniotico e il neonato, in un sol colpo, impatta con una temperatura diversa e, soprattutto, con l'esperienza traumatica della respirazione.

Uno dei tagli cesarei effettuati il 12 marzo nell'ospedale di Amarousion, a nord di Atene, ha portato alla luce uno di questi rari casi di nascita senza rottura delle membrane. Il dottor Aris Tsigris, ostetrico che ha seguito il caso, ha fotografato e pubblicato il feto ancora protetto dal sacco.

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