1.012 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il mesotelioma pleurico uccide ‘silenziosamente’ gli italiani: cos’è il cancro causato dall’amianto

La rara neoplasia è scatenata principalmente dall’inalazione delle microscopiche fibre di amianto, che hanno un’azione cancerogena sulle cellule del mesotelio pleurico, il tessuto che avvolge i polmoni e la cassa toracica. Ha sintomi simili ad altre patologie ma è difficile da trattare e ha un elevato tasso di mortalità.
A cura di Andrea Centini
1.012 CONDIVISIONI
Immagine

Il mesotelioma pleurico è un tumore maligno che colpisce la pleura, una sottilissima membrana che avvolge e protegge i polmoni e la cassa toracica. Tra tutti i mesoteliomi, cioè i tumori che interessano il mesotelio in generale, si tratta del più comune, dato che interessa il 75 percento dei pazienti. La principale causa scatenante per questa forma di cancro è l'inalazione dell'amianto o asbesto, un minerale che, allo stato fibroso, quando penetra nel nostro apparato respiratorio può avviare uno sviluppo anomalo delle cellule della pleura. Ogni anno in Italia il mesotelioma pleurico uccide circa 1.800 persone; in base alle stime continuerà a provocare morti per altri 130 anni, fino a quando tutto l'amianto non sarà completamente rimosso (sul nostro territorio nazionale ce ne sono ancora ben 40 milioni di tonnellate).

Cos'è il mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico è un raro tumore maligno che interessa il sottile tessuto di rivestimento di polmoni e cassa toracica, la pleura. Benché fra tutti i mesoteliomi sia il più diffuso – il tessuto mesotelio avvolge quasi tutti gli organi interni e altre cavità -, si tratta comunque di un tumore raro; il mesotelioma pleurico infatti rappresenta solo l'1 percento di tutte le neoplasie diagnosticate ogni anno. In Italia rappresenta lo 0,4 percento dei tumori diagnosticati negli uomini e lo 0,2 percento nelle donne. La sopravvivenza è molto bassa: a cinque anni dalla diagnosi è al di sotto del 20 percento nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni. Si riduce in quelle superiori.

Mesotelioma pleurico e amianto

L'amianto o asbesto è il principale fattore di rischio del mesotelioma pleurico. Questo minerale, grazie alla sua resistenza al calore, meccanica ed elettrica, è stato utilizzato per decenni come componente isolante negli edifici, in componenti per auto e persino nelle tute dei vigili del fuoco. Per questa ragione ne sono presenti in Italia decine di milioni di tonnellate. Da quando si è scoperta la sua spiccata cancerogenicità è stata avviata una lunga e complessa campagna di bonifica, che secondo le stime durerà ancora per oltre un secolo. L'amianto genera minuscole fibre – di pochi micrometri – che possono penetrare negli alveoli polmonari e nella pleura; la malattia che ne consegue è una fibrosi chiamata asbestosi, legata all'azione del sistema immunitario. Le fibre dell'amianto sono cancerogene per le cellule della pleura e possono scatenare il mesotelioma pleurico. La malattia può comparire anche decenni dopo essere entrati in contatto con la sostanza; tra le principali vittime vi sono proprio gli operai che hanno lavorato a stretto contatto con essa.

Le altre cause del mesotelioma pleurico

Benché l'amianto sia la causa principale di mesotelioma pleurico, la malattia può essere innescata anche da un composto radioattivo chiamato diossido di torio (un sottoprodotto nella produzione di uranio); da radiografie al torace e persino da un virus della scimmia che decenni anni fa era utilizzato nelle vaccinazioni contro la poliomielite.

I sintomi del mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico, soprattutto nelle fasi iniziali, può produrre una sintomatologia simile a quella di numerose altre patologie, per questo può essere complicato da diagnosticare. Tra i vari sintomi vi sono difficoltà respiratorie; dolore al torace; tosse senza o con sangue (emottisi); perdita di peso; debolezza muscolare; versamento di liquido nelle pleure e febbre. Il tumore evolve in quattro stadi di gravità crescente; purtroppo spesso viene diagnosticato nelle fasi già avanzate e risulta molto difficile da trattare.

Diagnosi del mesotelioma pleurico

Quando si sospetta la presenza di mesotelioma pleurico il medico può richiedere una serie di accertamenti specifici; tra essi vi sono radiografia del torace, PET, tomografia, risonanza magnetica e biopsia. Quest'ultimo è considerato lo strumento per eccellenza nella diagnosi di questa neoplasia. Attraverso un lungo e sottile ago – talvolta supportato da sonda con telecamera – possono essere estratti campioni di liquido versato nella pleura o piccoli frammenti di tessuto, da analizzare successivamente in laboratorio. Durante il processo diagnostico può essere estratto il liquido per migliorare la respirazione del paziente.

Cura del mesotelioma pleurico

In base alla gravità del tumore i medici decidono di intervenire con una o più terapie. Le strade percorribili sono tre: radioterapia, chemioterapia e intervento chirurgico. Quest'ultimo è estremamente complesso a causa della delicatezza del tessuto coinvolto e richiede strutture altamente specializzate. Lo scopo dei trattamenti può essere palliativo o curativo.

[Credit: kalhh]

1.012 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views