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Il cacciatore di pianeti TESS pronto al decollo: la NASA cerca una nuova ‘Terra’ per noi

Il dispositivo, costato 200 milioni di dollari, verrà portato in orbita da un razzo Falcon 9 di SpaceX. Scruterà 200mila stelle in due anni. In base alle stime della NASA dovrebbe rilevare ben 20mila nuovi esopianeti.
A cura di Andrea Centini
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La NASA è pronta a lanciare nello spazio il telescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), un cacciatore di pianeti extrasolari considerato l'erede spirituale del celebre Kepler. Lo strumento scientifico sarebbe dovuto decollare a mezzanotte e 32 minuti di martedì 17 aprile (ora italiana) dalla base di Cape Canaveral, in Florida, tuttavia, a causa della necessità di alcuni controlli supplementari al sistema di navigazione (GCN) del razzo lanciatore, la missione è stata posticipata. La prossima finestra di lancio è prevista per mercoledì 18 aprile. A portare in orbita TESS, a metà strada tra un satellite e una navetta, sarà un Falcon 9 di SpaceX; è la prima volta che la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk viene coinvolta in una missione scientifica della NASA. Il lancio potrà essere seguito in diretta sul sito di SpaceX.

Ma come funziona il nuovo dispositivo? Analogamente al telescopio Kepler, grazie al quale sono stati individuati 5mila possibili esopianeti e circa la metà sono stati confermati, TESS si basa sulla tecnica del transito, ovvero rileva le debolissime differenze di luminosità sulla superficie delle stelle, prodotte dal passaggio dei pianeti. In pratica, misura delle minuscole eclissi. Kepler purtroppo è “fuori gioco” dal 2013, da quando un guasto al giroscopio ha danneggiato il sistema di puntamento, benché i suoi dati continuino a regalare nuove scoperte. Col suo erede spirituale gli scienziati potranno dare uno sguardo ancora più approfondito alla volta celeste, ma i suoi ‘occhi' si concentreranno su stelle calde relativamente vicine, entro poche centinaia di anni luce, mentre Kepler riusciva a scrutare fino a oltre un migliaio di anni luce di distanza.

TESS, grazie alla sua orbita fortemente ellittica di 14 giorni, scandaglierà un'area 350 volte più grande di quella inquadrata da Kepler, e in tutto dovrebbe mettere nel mirino 200mila stelle. Secondo gli scienziati della NASA guidati dal professor George Ricker del Massachusetts Institute of Technology (MIT), il coordinatore della missione, in appena due anni il telescopio dovrebbe scoprire ben 20mila nuovi pianeti extrasolari, dei quali 50 grandi come la Terra e 500 con una massa doppia. L'obiettivo è quello di scovare corpi celesti nella fascia abitabile delle rispettive stelle, potenzialmente popolati da forme di vita aliena e magari in futuro colonizzabili dall'uomo.

Quella di TESS, costata 200 milioni di dollari, è una sorta di missione intermedia, poiché i suoi dati, per quanto preziosissimi, non possono fornirci dati sufficienti sull'atmosfera e altre caratteristiche dei pianeti messi nel mirino. Sarà compito del rivoluzionario Telescopio Spaziale James Webb e di altri strumenti analizzarli nel dettaglio. L'erede Hubble, costato la bellezza di 8,8 miliardi di dollari, dovrebbe essere lanciato nello spazio nel maggio del 2020, nella speranza non si accumulino nuovi ritardi. Se tutto andrà bene TESS verrà invece lanciato tra il 18 e il 19 aprile 2018, impiegando un paio di mesi prima di raggiungere l'orbita stabilita e iniziare a raccogliere i dati per gli scienziati.

[Credit: NASA/MIT]

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