I vaccini sono sicuri per bambini e adulti: “Nessun aumento del rischio di autismo”
Secondo un recente studio della Scuola di Sanità Pubblica dell'Imperial College di Londra, i vaccini contro i dieci agenti patogeni più diffusi hanno permesso di salvare la vita a poco meno di 40 milioni di persone negli ultimi 20 anni, soprattutto tra i bambini con un'età inferiore ai 5 anni. Tale cifra, secondo le stime degli scienziati, è destinata a raddoppiare entro un decennio. Tra i più efficaci e vi è indubbiamente quello sviluppato dal dottor John Bennett Robbins (recentemente scomparso) contro l’Haemophilus influenzae di tipo B, un patogeno che strappava la vita a mille bambini al giorno a causa di una devastante meningite. Questi numeri rendono bene l'idea dell'impatto estremamente positivo dei vaccini sulla salute globale, eppure vengono spesso demonizzati e coinvolti in una narrazione distorta della realtà. Una nuova, approfondita revisione sistematica ha appena dimostrato che i vaccini regolarmente in uso negli Stati Uniti sono sicuri per i bambini, gli adulti e le donne in gravidanza, non avendo rilevato associazioni con aumenti di significativi eventi avversi come l'autismo e altre condizioni.
La ricerca non coinvolge i dati degli studi dedicati ai vaccini anti Covid recentemente approvati per l'uso di emergenza, tuttavia è un'ampia panoramica che mette in luce il profilo di sicurezza generale di questi rivoluzionari farmaci. A condurre l'indagine è stato un team di ricerca americano della Scuola di Medicina Keck dell'Università della California Meridionale, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della società RAND Corporation di Boston e Santa Monica, del Boston Children's Hospital, del VA Greater Los Angeles Healthcare System, della Scuola di Medicina “David Geffen” dell'Università della California e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Susanne Hempel, direttrice presso il Southern California Evidence Review Center dell'ateneo statunitense, sono giunti alle loro conclusione dopo aver condotto una revisione di oltre 330 studi sui vaccini, riportati in più di 500 pubblicazioni scientifiche. Nella ricerca sono state coinvolte anche quasi 60mila citazioni su riviste specializzate.
La professoressa Hempel e i colleghi hanno valutato un parametro statistico chiamato “forza dell'evidenza” (SoE) per misurare il rischio rappresentato dai vaccini per la nostra salute. Come indicato, i farmaci non hanno mostrato “prove di un aumento del rischio di eventi avversi gravi, a parte alcune associazioni precedentemente note”, ha dichiarato la scienziata in un comunicato stampa. Per i bambini, ad esempio, la forza dell'evidenza non ha rilevato alcun aumento del rischio di autismo dopo il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (MMR). Viceversa, era evidente l'associazione col rischio di convulsioni febbrili, un effetto collaterale noto per molti vaccini. Per il vaccino contro il rotavirus non è stato osservato alcun aumento del rischio di invaginazione o intussuscezione, una grave condizione dell'apparato digerente in cui un segmento dell'intestino “scivola” all'interno di un altro. Gli scienziati non hanno rilevato prove sull'aumento di eventi avversi chiave per i vaccini recenti come quello contro il papillomavirus umano 9-valente e per i vaccini contro il meningococco B, responsabili di patologie potenzialmente fatali. Tuttavia non sono emerse prove sufficienti “per trarre conclusioni definitive su alcuni rari eventi avversi”.
Per quanto concerne gli adulti, non è stato osservato un aumento del rischio per il vaccino influenzale inattivato adiuvato e il vaccino zoster adiuvato ricombinante, mentre per le donne in gravidanza sono risultati sicuri i vaccini contro il tetano, la difterite, la pertosse acellulare (Tdap), compreso il rischio di aborto(SoE moderato). “Questi risultati supportano le decisioni di vaccinare per proteggere noi stessi e le nostre comunità da una varietà di malattie”, ha dichiarato la coautrice dello studio Courtney Gidengil. “Questa ricerca è un importante promemoria sul fatto che i vaccini sono sicuri e qualsiasi rischio che possono rappresentare è di gran lunga superato dalla loro capacità di proteggere dalle malattie”, ha aggiunto la scienziata. Gli autori dello studio sottolineano che studiare i rari effetti avversi associati alla vaccinazione è complesso perché potrebbero essere scatenati da altre condizioni sottostanti, pertanto resta fondamentale la sorveglianza anche dopo l'approvazione. I dettagli della ricerca “Safety of vaccines used for routine immunization in the United States: An updated systematic review and meta-analysis” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Vaccine.