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I koala minacciati da roghi devastanti, morti a centinaia: rischio estinzione locale in 30 anni

Lungo la costa orientale dell’Australia c’è stata una vera e propria strage di koala a causa di incendi devastanti, che hanno ucciso centinaia di esemplari e ferito migliaia di altri. Moltissimi non hanno più alberi dove alimentarsi e proteggersi. La specie, già fortemente minacciata dal disboscamento e dai cambiamenti climatici, rischia di estinguersi dal cosiddetto “Triangolo dei Koala” entro il 2050.
A cura di Andrea Centini
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In soli trenta anni i koala (Phascolarctos cinereus) potrebbero completamente sparire dal cosiddetto “Triangolo dei Koala”, una grande area sulla costa orientale australiana incastonata tra le città di Noosa nel Queensland, Gunnedah e Sydney del Nuovo Galles del Sud. Si tratta di un habitat critico per questa iconica specie di mammifero marsupiale, classificata come Vulnerabile (codice VU) nella Lista Rossa della Conservazione Internazionale della Natura (IUCN). Da quest'anno i koala sono già considerati “funzionalmente estinti” dalla Australian Koala Foundation: i circa 80mila esemplari rimasti, infatti, non sarebbero in grado di ricoprire un ruolo significativo nel proprio ecosistema, ma soprattutto non avrebbero una variabilità genetica sufficiente per garantire la sopravvivenza futura.

Un koala salvato dai roghi di Port Macquarie
Un koala salvato dai roghi di Port Macquarie

A minacciare i koala che vivono lungo la costa orientale della “terra dei canguri” vi è principalmente la distruzione del delicato habitat naturale, messo a repentaglio non solo da fattori squisitamente antropici come il disboscamento e l'urbanizzazione, ma anche dai cambiamenti climatici – anch'essi catalizzati dalle attività umane – e dai devastanti roghi che si sviluppano nell'area. Quelli delle ultime settimane sono stati particolarmente catastrofici. In base alle stime rilasciate dal WWF Australia si ritiene che almeno 350 esemplari siano morti nei roghi scoppiati nei pressi di Port Macquarie. Le immagini di uno degli esemplari sopravvissuti all'incendio della Foresta Statale Bellangry, trovato ustionato e disidratato ai piedi di un albero, hanno fatto rapidamente il giro del mondo. Lo si vede seduto a terra, frastornato e con gli occhi chiusi, mentre beve dal bicchiere sorretto da un uomo. È diventato uno dei simboli di questo dramma, assurto a tragedia nazionale.

Stuart Blanch del WWF Australia spiega che sono moltissimi i koala rimasti feriti e privi di un rifugio sicuro dove proteggersi dai predatori e alimentarsi. Senza i loro preziosi alberi, i koala rischiano inoltre di finire investiti dalle automobili e di ammalarsi più facilmente a causa dello stress. Quando l'emergenza finirà, spiega il dirigente dell'organizzazione ambientalista, sarà dunque fondamentale ripristinare il più rapidamente possibile l'habitat perduto dei marsupiali. Nel frattempo residenti e volontari che si trovano nelle zone interessate dagli incendi stanno lasciando abbeveratoi automatici nei pressi degli alberi sopravvissuti alle fiamme.

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Si stima che in Australia sia rimasto circa l'1 percento degli 8 milioni di koala che vivevano alla fine del XIX secolo; furono quasi tutti trucidati dai coloni per farne pellicce, cappelli e altri indumenti da esportare in Europa. E anche se le popolazioni sopravvissute sono rigidamente tutelate dalla legge, ciò non ha impedito crolli drammatici anche in tempi recenti; basti pensare che gli esemplari che sopravvivono tra Queensland e Nuovo Galles del Sud, proprio nel Triangolo dei Koala, sono letteralmente dimezzati in soli 20 anni. In alcune regioni australiane, inoltre, le popolazioni sono diminuite fino all'80 percento. Se non si farà tutto il possibile per salvare e proteggere i koala sopravvissuti a questo inferno, diremo loro addio molto presto.

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