video suggerito
video suggerito
Covid 19

I bambini con insufficienza surrenalica hanno un rischio di morire per Covid 10 volte più alto

Mettendo a confronto gli esiti clinici di 846 bambini e adolescenti con insufficienza surrenalica contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 con quelli di 250mila piccoli senza la condizione, un team di ricerca guidato dall’Università dell’Arkansas ha dimostrato che i primi hanno un rischio di morire per COVID-19 dieci volte maggiore.
A cura di Andrea Centini
286 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La COVID-19, l'infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, ha maggiori probabilità di provocare complicanze ed essere letale soprattutto negli uomini anziani con patologie pregresse (comorbilità), mentre per altre fasce della popolazione, come ad esempio i bambini, nella maggioranza dei casi l'infezione può essere asintomatica o paucisintomatica, ovvero si manifesta con sintomi lievi (pur non mancando casi gravi e anche mortali). Un nuovo studio ha dimostrato che i bambini affetti da insufficienza surrenalica hanno un rischio dieci volte maggiore di morire per la COVID-19 rispetto ai coetanei senza tale condizione.

A dimostrarlo un team di ricerca internazionale guidato da scienziati americani dell'Università dell'Arkansas per le Scienze Mediche e dell'ospedale pediatrico Arkansas Children's di Little Rock. Gli scienziati, coordinati dal professor Manish Raisingani, specialista in Endocrinologia e Pediatria generale di vari nosocomi dello stato americano, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a confronto i dati di bambini e adolescenti (fino ai 18 anni di età) con insufficienza surrenalica infettati dal coronavirus SARS-CoV-2 con quelli di altri giovani e giovanissimi senza la patologia. Nello specifico, il professor Raisingani e i colleghi hanno confrontato gli esiti clinici di 846 bambini con insufficienza surrenalica con quelli di ben 250mila bambini senza di essa, tutti con COVID-19. Incrociando i dati è emerso che i primi, come indicato, avevano un rischio di morire per l'infezione decisamente più elevato, di ben dieci volte.

La forma primitiva dell'insufficienza surrenalica, chiamata anche malattia di Addison, morbo di Addison, insufficienza surrenalica cronica o ipocortisolismo, come specificato dall'autorevole Manuale MSD di Medicina per operatori sanitari, “è un'ipofunzione insidiosa e generalmente progressiva della corteccia surrenalica”, che si caratterizza da “elevati livelli nel plasma di ormone adrenocorticotropo con bassi livelli di cortisolo plasmatico”. “Il trattamento – prosegue il manuale – dipende dalla causa sottostante, ma generalmente comprende la somministrazione di idrocortisone e, a volte, di altri ormoni”. La patologia può essere fatale e portale al collasso cardiovascolare.

“L'insufficienza surrenalica può mettere una persona a più alto rischio di infezioni a causa della mancanza di una normale risposta allo stress da parte del corpo”, ha sottolineato il professor Rasingani in un comunicato stampa. La ragione risiede nel fatto che la malattia di Addison determina proprio una produzione insufficiente di cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”, fondamentale anche per il metabolismo di grassi, proteine e carboidrati, oltre che nel controllo della pressione sanguigna e nella regolazione del sistema immunitario. Non c'è dunque da stupirsi se i bambini con questa grave condizione, in particolar modo quelli più malati, sono particolarmente esposti ai rischi della COVID-19. Del resto l'infezione provocata dal SARS-CoV-2 può avere un effetto dirompente praticamente in tutto l'organismo, sia attraverso potenziali coaguli di sangue che a causa di un'eccessiva risposta infiammatoria, la cosiddetta “tempesta di citochine”.

Gli autori dello studio hanno condotto questa indagine poiché fino ad oggi erano disponibili pochi dati sugli effetti della COVID-19 nei piccoli con insufficienza surrenalica. La ricerca ha mostrato che sono molto più a rischio di morire per essa, pertanto non solo devono essere rafforzate le misure per tutelarli dal rischio di contagio, ma potrebbero essere valutato anche il coinvolgimento nella campagna di vaccinazione. Ad oggi, tuttavia, non c'è un vaccino anti COVID approvato per l'uso di emergenza dedicato ai minori di 16 anni, benché alcune case farmaceutiche abbiano avviato i primi trial clinici anche sui bambini. I dettagli dello studio sono stati presentati durante durante l'ENDO 2021, il meeting annuale internazionale dell'Associazione di Endocrinologia che si sta tenendo in questi giorni in forma online, a causa dell'emergenza pandemica.

286 CONDIVISIONI
32831 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views