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Ha 116 anni la persona più anziana al mondo

Il segreto della sua longevità? Mangiare tre pasti abbondanti al giorno e dormire almeno 8 ore. Ma non basta questo.
A cura di Redazione Scienze
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Misao Okawa l'anno scorso, al suo 115° compleanno
Misao Okawa l'anno scorso, al suo 115° compleanno

Ha 116 anni la persona più anziana al mondo. Si chiama Misao Okawa ed è nata ad Osaka da una famiglia di tessitori di kimono. Misao ha raggiunto l'invidiabile record dopo la morte a giugno del 2013 di Jiroemon Kimura, la persona più anziana mai esistita che si è spenta all'età di 116 anni e 54 giorni. La donna ha svelato al Telegraph il segreto della sua longevità: "mangia e dormi, così vivrai a lungo". Tomohito Okada, direttore della casa di riposto Kurenai, ha confermato che "la signora Okawa mangia tre pasti abbondanti al giorni e dorme almeno otto ore a notte". Del resto, ha spiegato la supercentenaria "bisogna imparare a sapersi rilassare". Tornando indietro nel suo lungo passato, la donna ha confidato che il giorno più felice è stato nel 1919, quando sposò suo marito Yukio Okawa, da cui ebbe tre figli. Il più triste, con lucida coerenza, lo individua in una giornata di giugno del 1931 – 89 anni fa – quando suo marito morì.

Relax a parte, non è un caso che sia proprio il Giappone la patria dei supercentenari. Il paese del Sol Levante, infatti, vanta una media di età femminile di 85,9 anni, mentre il maschio segna una media di 79,6 anni. Numeri che superano decisamente quelli degli altrettanto agiati paesi occidentali. Qual è, dunque, il segreto del Giappone? Secondo gli studiosi, concorrono alla longevità del popolo nipponico un sistema di assistenza sociale particolarmente efficiente, il senso di appartenenza comunitaria che svolge una ulteriore funzione assistenziale, una dieta basata su pesce, frutta e vegetali e una componente psicologica che invoglia le persone a tenersi in forma anche dopo aver varcato la soglia della terza età. Yasuyuki Gondo, professore dell'Università di Osaka specializzato in psicologia geriatrica, ha confermato al Telegraph che dietro al "segreto" della longevità c'è molto più di una buona dieta o di un sistema assistenziale attento: "quando abbiamo intervistato alcuni centenari, ci siamo resi conto che la maggioranza di loro ha goduto di una buona salute mentale per tutta la vita e che ha sviluppato una forma di adattamento psicologico alla nuova situazione non appena divenuti più vecchi".

L'elemento psicologico sembra essere confermato dalla storia della stessa Misao Okawa, che, quando a 102 anni si ruppe una gamba, riportata nella casa di riposo dopo la dimissione dall'ospedale, fu sorpresa mentre faceva squat su una gamba reggendosi al corrimano. In quell'occasione spiegò che voleva essere sicura di non perdere la sua forma fisica. Al suo 116° compleanno sono arrivate da lei troupe di tv nazionali. A loro ha mostrato la torta con le candeline: "solo tre – ha spiegato la festeggiata – una per ogni segno dei miei 116 anni, perché tutte quelle candele potrebbero essere pericolose".

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