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Gravidanza, rischio pubertà precoce per i figli delle donne incinte che fumano

Ricercatori danesi dell’Università di Aarhus hanno dimostrato che i figli delle donne che fumano durante la gravidanza vanno incontro a sviluppare la pubertà precoce, una condizione che altri studi hanno associato a rischio maggiore di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro nell’età adulta.
A cura di Andrea Centini
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Fumare durante la gravidanza aumenta il rischio di pubertà precoce nei figli. Lo hanno dimostrato studiosi della Sezione per l'epidemiologia dell'Università di Aarhus e dell'Unità di ricerca epidemiologica perinatale presso l'Ospedale universitario di Aarhus, Danimarca, dopo un approfondito studio statistico sui dati di circa 16mila donne in gravidanza e dei loro bambini nati tra il 2000 e il 2003. Gli scienziati, coordinati dalla dottoressa Nis Brix, ricercatrice presso il Dipartimento di salute pubblica dell'ateneo danese, hanno chiesto alle donne di compilare questionari sia durante il periodo della gravidanza che a partire dall'età di 11 anni dei figli. I ragazzi sono stati monitorati costantemente con questionari ad hoc atti a individuare con precisione il momento della comparsa dei peli pubici.

Incrociando i dati raccolti con quelli del database della Coorte di nascita nazionale danese è emerso che i figli delle donne fumatrici (sia maschi che femmine) hanno un rischio significativamente superiore di anticipare la pubertà. Per le ragazze è stato riscontrato anche un anticipo nel menarca, cioè della prima mestruazione: “Abbiamo scoperto che i figli delle madri che avevano fumato più di dieci sigarette al giorno durante la gravidanza, in media sono entrati nella pubertà da tre a sei mesi prima rispetto ai figli dei non fumatori”, ha dichiarato l'autrice principale dello studio.

L'anticipo della pubertà è un dato statistico significativo poiché in altre indagini è stato associato alla comparsa di malattie nei decenni successivi. “La pubertà precoce può essere associata ad un aumentato rischio di un certo numero di malattie in età adulta, come obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro”, ha sottolineato la Brix, che assieme al suo team di ricerca sta studiando i fattori alla base della pubertà precoce. Per medici e autori della ricerca smettere di fumare durante la gravidanza è un gesto necessario per tutelare la salute del bambino, dato che il vizio è associato a basso peso alla nascita, parto prematuro, rischio superiore di mortalità e ad altre problematiche. Con la nuova ricerca Brix e colleghi sottolineano di aver individuato un altro fattore che potrebbe spingere le donne incinte a non fumare, una scelta virtuosa che tutelerebbe anche la loro salute. I risultati dello studio, uno dei più grandi al mondo dedicato alla pubertà, sono stati pubblicati sull'autorevole American Journal of Epidemiology.

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