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Gravidanza, rischio ictus e infarto superiore del 14% per le donne che partoriscono

Un team di ricerca cinese guidato da scienziati dell’Università di scienza e tecnologia di Huazhong ha dimostrato una stretta associazione tra gravidanza e rischio di eventi cardiovascolari nelle donne. L’analisi statistica condotta sui dati di oltre 3 milioni di donne ha rilevato un aumento del rischio del 14% in quelle che avevano partorito.
A cura di Andrea Centini
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Le donne che partoriscono hanno un rischio superiore si sviluppare malattie cardiache e ictus del 14 percento. Le probabilità di ammalarsi, inoltre, aumentano progressivamente gravidanza dopo gravidanza. Lo ha determinato un team di ricerca cinese guidato da studiosi della Scuola di Sanità pubblica presso il Tongji Medical College dell'Università di scienza e tecnologia di Huazhong, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina Clinica dell'Università X'ian.

Gli scienziati, coordinati dal dottor Dongming Wang, ricercatore presso il Dipartimento di medicina sociale e gestione della salute dell'ateneo di Huazhong, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un approfondito studio statistico (una meta-analisi) sui dati di oltre 3 milioni di donne, raccolti da dieci studi precedenti. Durante il periodo di folow-up, compreso tra 6 e 52 anni, sono stati registrati circa 150mila eventi cardiovascolari nelle partecipanti, dai quali gli studiosi hanno fatto emergere l'associazione con le gravidanze.

Dall'analisi statistica dei dati è emerso infatti che le donne che avevano dato alla luce un bambino presentavano un rischio di infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari superiore del 14 percento rispetto alle donne senza figli. Wang e colleghi hanno osservato che per ogni successiva gravidanza il rischio aumentava mediamente del 4 percento; per la malattia coronarica il rischio saliva del 5 percento, mentre per l'ictus si registrava un aumento del 3 percento. Un aspetto interessante risiede nel fatto che l'aumento delle probabilità non era legato a indice di massa corporeo (BMI – Body Mass Index), vizio del fumo, sedentarietà, diabete, ipertensione e altri fattori normalmente associati al rischio cardiologico, dunque sussisteva una stretta connessione con la gravidanza.

Ma perché avere figli catalizza il rischio di gravi eventi cardiovascolari nelle donne? Gli scienziati non conoscono l'esatta ragione, tuttavia secondo il dottor Wang potrebbero essere coinvolti alcuni meccanismi metabolici: “La gravidanza può portare a infiammazioni nel corpo e all'accumulo di grasso intorno all'addome, nel sangue e nelle arterie, che potrebbero avere effetti permanenti sul sistema cardiovascolare, portando a un più alto rischio di infarto e ictus in un secondo momento della vita”, ha dichiarato l'autore principale dello studio. È inoltre noto che durante la gravidanza il carico di lavoro per il cuore aumenta per sostenere anche lo sviluppo del feto, dunque al rischio potrebbero concorrere diversi fattori. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole European Journal of Preventive Cardiology, rivista scientifica della European Society of Cardiology (ESC).

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