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“Gli uccelli non sono reali, ma droni spia di Obama”: assurda teoria complottista diffusa negli USA

Negli Stati Uniti sono nate molte delle teorie cospirazioniste diffusesi recentemente in Occidente. Tra i gruppi emergenti vi è quello di “Birds aren’t real”, ovvero “Gli uccelli non sono reali”, ideato per prendersi gioco dei veri complottisti, sta guadagnando un numero sempre più ampio di seguaci che credono realmente nel suo delirante (e ironico) manifesto.
A cura di Andrea Centini
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In tempo di pandemia le teorie cospirazioniste stanno accrescendo sensibilmente il numero di seguaci, in particolar modo quelle del filone antivaccinista, nel cui calderone sono finiti il “sempreverde” Bill Gates, le antenne 5G, i vaccini magnetici, i feti umani e molte altre assurdità. Evidentemente, però, non c'è limite al senso del ridicolo e al grottesco. Negli Stati Uniti, infatti, si sta diffondendo un'altra teoria del complotto talmente fuori di testa che si stenta a credere che vi siano seguaci genuini (considerando che è nata per gioco). Stiamo parlando del gruppo “Birds aren't real”, cioè “Gli uccelli non sono reali”. In parole semplici, secondo i cospirazionisti (che ci credono), tutti gli uccelli veri sarebbero stati sterminati e sostituiti da droni spia del governo per monitorare i cittadini americani.

Uno dei fautori di questo attentato all'avifauna (e a tutti gli appassionati di birdwatching) sarebbe nientemeno Barack Obama, che avrebbe fatto eliminare l'ultimo uccello vivente nel 2001. In realtà la maggior parte di essi – ben 12 miliardi di esemplari – secondo i cospirazionisti sarebbe stata eliminata tra il 1959 e il 1971, bombardata di veleno con i B-52. Altri sarebbero stati eliminati dal “Turkey X500”, tacchino robot costruito per stanare i volatili superstiti. Secondo il profilo Instagram ufficiale Birdsarentreal avrebbe avuto un ruolo anche “l'ingannevole e malvagio” Patriot Act, firmato il 26 ottobre del 2001 dall'ex presidente George W. Bush (e non certo da Obama, entrato in carica nel 2009). In uno degli astrusi manifesti del gruppo di cospirazionisti si fa anche riferimento a Pearl Harbor, il porto militare sull'isola di Oahu (arcipelago delle Hawaii) attaccato dalla marina imperiale giapponese il 7 dicembre del 1941, l'evento che decretò l'ingresso degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. Anche in questo caso si cita una data completamente sbagliata.

È chiaro l'intento goliardico e di marketing degli ideatori della teoria complottista, considerando che il profilo social da oltre 320mila follower è tempestato di oggetti in vendita “griffati”. L'idea di Birds aren't real venne nel 2017 Peter McIndoe, uno studente di inglese e filosofia all'Università di Memphis (Tennessee); l'obiettivo era proprio scimmiottare le altre teorie complottiste in voga negli Stati Uniti, come quella della Terra piatta, tuttavia in molti hanno iniziato a credere veramente agli assurdi manifesti pieni di errori (voluti) e retroscena esilaranti. Ad esempio, lo sterminio degli uccelli sarebbe stato pensato dagli agenti della CIA poiché scontenti dei bisogni piovuti dal cielo sulle loro auto; in questo modo avrebbero colto la palla al balzo anche per sorvegliare gli americani.

Recentemente si è tenuto un grande raduno di sostenitori di Birds aren't real a Springfield, nel Missouri; se molti erano lì per divertirsi e continuare la "crociata" contro le assurde teorie complottiste diffusesi negli USA (e non solo), per tanti altri si trattava di un incontro genuino, in cui manifestare il proprio dissenso verso l'invasione di uccelli robot spia.

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