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Gli italiani mangiano troppo sale: dall’11 al 18 marzo “Meno sale, più salute nei pasti fuori casa”

Secondo l’OMS in media consumiamo, ogni giorno, il doppio del massimo tollerabile, arrecando gravi danni alla nostra salute e alla nostra sensibilità culinaria.
A cura di Redazione Scienze
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La cucina mediterranea è saporita per le numerose pietanze che la colorano e le infinite combinazioni che l'arricchiscono, ma – anche – per l'abuso di sale. Secondo gli esperti della Società italiana di nutrizione umana (Sinu) e del Gruppo di lavoro intersocietario per la riduzione del consumo di sodio in Italia (Gircsi), nel Bel Paese si consumano in media 10 grammi al giorno di sale, ovvero il doppio del massimo tollerabile indicato dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli adulti dovrebbero infatti consumare al massimo 5 grammi di sale, mentre il limite dei più giovani si abbassa ulteriormente.

Perché gli italiani scoprano il gusto dei sapori puri, non soffocati dalla presenza del sale, Sinu e Gircsi rilanciano nella settimana dell'11-17 marzo la campagna del World Action on Salt and Health (Wash) volta a sensibilizzare la popolazione sui danni del saporito cristallino. Strutture mediche e ristoranti informeranno gli astanti ed esporranno il poster "Meno sale, più salute nei pasti fuori casa". Il focus, dunque, è puntato su quanti sono costretti a mangiare fuori casa per motivi di lavoro: un numero crescente che, dato l'allarme dell'OMS, va necessariamente edotto sui rischi che corre. La stessa iniziativa è stata presentata nel 2012, ricevendo la collaborazione di circa 1.500 strutture e sensibilizzando oltre 150.000 persone. A parte la salute, a guadagnarne potrebbe essere la raffinatezza dei nostri palati.

[Foto dalla locandina del Sinu]

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