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Gli antidolorifici curano anche le ferite del ‘cuore’: alleviano il dolore emotivo

I farmaci antidolorifici da banco più diffusi possono influenzare le nostre emozioni, il modo in cui elaboriamo le informazioni e le reazioni innanzi a esperienze emotivamente forti.
A cura di Andrea Centini
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Gli antidolorifici più comuni come il paracetamolo e l'ibuprofene possono influenzare il dolore emotivo scaturito dai sentimenti feriti, riducendolo nelle donne e aumentandolo negli uomini. In altri termini, questi medicinali riuscirebbero a modificare le emozioni, il modo in cui elaboriamo le informazioni e le nostre reazioni innanzi a immagini emotivamente forti. Lo ha determinato un team di ricerca dell'Università della California di Santa Barbara che ha condotto un ampio studio di revisione su ricerche dedicate ai diffusi farmaci da banco. Gli scienziati, coordinati dal professor Kyle G. Ratner, hanno sottolineato che si tratta di un'indagine allo stato iniziale e che saranno necessari ulteriori approfondimenti per confermarne i risultati, tuttavia ritengono doveroso avvisare i consumatori delle possibili conseguenze psicologiche di tali medicinali.

Per dimostrare gli effetti degli antidolorifici hanno confrontato i dati relativi a persone che avevano assunto i farmaci con quelli di persone trattate con un placebo, il classico gruppo di controllo. Dall'analisi statistica è emerso che le donne che assumevano ibuprofene provavano meno angoscia innanzi a esperienze emotivamente dolorose, come l'esclusione da un gioco o il tradimento di un partner. Curiosamente, gli uomini hanno manifestato una reazione diametralmente opposta (gli antidolorifici intensificavano il loro dolore emotivo).

Ratner e colleghi hanno scoperto che i farmaci da banco riuscirebbero anche a influenzare la nostra empatia verso il prossimo; chi li assumeva, infatti, risultava meno stressato mentre leggeva storie di persone che provavano dolore fisico o emotivo, provando meno rispetto per queste ultime. Curiosamente, il paracetamolo riusciva anche ad alterare il disagio nel separarsi dai propri beni, rendendolo meno doloroso: i partecipanti che lo assumevano erano disposti a mettere prezzi più convenienti ai propri averi rispetto a quelli del gruppo di controllo.

“In diversi modi, si tratta di risultati allarmanti. I consumatori presumono che quando assumono un farmaco antidolorifico da banco allevi i loro sintomi fisici, ma non hanno idea dei più ampi effetti psicologici”, ha sottolineato il professor Ratner. Come specificato, saranno necessarie ulteriori indagini per confermare questi effetti, ma gli studiosi osservano che questi farmaci, potenzialmente, potrebbero offrire benefici proprio alle persone che affrontano situazioni di disagio emotivo. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Behavioral & Brain Sciences.

[Credit: Vnukko]

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