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Gli anticorpi dei pazienti con SARS eliminano anche il nuovo coronavirus: speranze per super vaccini

Un team di ricerca cinese guidato da scienziati dell’Accademia Cinese delle Scienze ha determinato che gli anticorpi neutralizzanti (IgG) estratti dal siero conservato di pazienti colpiti dalla SARS nel 2003, sono in grado di neutralizzare in provetta e su modelli animali anche il coronavirus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia di COVID-19.
A cura di Andrea Centini
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Gli anticorpi neutralizzanti (IgG) estratti dal siero di pazienti convalescenti colpiti dalla SARS (Severe acute respiratory syndrome – sindrome respiratoria acuta grave) sono efficaci nel contrastare anche il nuovo coronavirus SARS-CoV-2, responsabile della pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero. Ciò è dovuto alla somiglianza genetica tra il SARS-CoV (il virus responsabile della SARS) e il patogeno emerso in Cina alla fine dello scorso anno. Dal punto di vista scientifico si determina una cosiddetta “reattività crociata”, in quanto le immunoglobuline – o anticorpi – sono in grado di riconoscere e neutralizzare entrambi i patogeni. Ciò potrebbe portare allo sviluppo di vaccini universali anti coronavirus, anche contro quelli di potenziali, future pandemie.

A determinare che gli anticorpi neutralizzanti della SARS sono efficaci anche contro il SARS-CoV-2 è stato un team di ricerca cinese guidato da scienziati dell'Istituto di Biologia dei Patogeni dell'Accademia Cinese delle Scienze, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Malattie Infettive del Peking Union Medical College di Pechino. Gli scienziati, coordinati dai professori Yuanmei Zhu e Yuxian He, docenti presso l'NHC Key Laboratory of Systems Biology of Pathogens dell'accademia cinese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver testato su cellule in provetta e modelli animali gli anticorpi del siero conservato dei convalescenti: erano stati tutti contagiati dalla SARS nel 2003. La malattia si diffuse in 17 Paesi tra il 2002 e il 2003, infettando oltre 8mila persone e uccidendone quasi 800. In un intervallo di tempo simile il “cugino” SARS-CoV-2 (responsabile della COVID-19) ha contagiato quasi 37 milioni di persone in tutto il mondo e ne ha uccise oltre un milione, e la pandemia continua ad accelerare drammaticamente in numerosi Paesi.

Zhu e colleghi hanno analizzato in tutto venti campioni di siero estratto da convalescenti, e hanno determinato che la reattività crociata si determina per quattro distinte porzioni della proteina S o Spike, quella che il coronavirus sfrutta per legarsi alle cellule umane, disgregare la parete cellulare, riversare all'interno il materiale genetico e dare inizio al processo di replicazione, che a sua volta scatena l'infezione (COVID-19). Nello specifico, hanno osservato reazioni nelle subunità S, S1, S2 ed RBD (S ed S2 sono le regioni che hanno reagito con più forza). In test su topi e conigli immunizzati, gli scienziati si sono accorti che uno specifico ceppo di SARS-CoV che infetta la civetta delle palme mascherata (Paguma larvata – un mammifero, non un uccello) neutralizza il SARS-CoV-2 in maniera ancora più efficace di quello umano.

Sia il nuovo coronavirus che quello responsabile della SARS appartengono al gruppo dei betacoronavirus, così come il patogeno che causa la MERS. SARS-CoV e SARS-CoV-2 condividono l'80 percento del patrimonio genetico, come emerso da uno studio dell'Università di Fudan (Shanghai), ed è proprio questa affinità genetica a determinare la reattività crociata osservata nel nuovo studio. Per gli scienziati si tratta di un'informazione preziosissima, poiché potrebbero essere messi a punto vaccini non solo in grado di contrastare SARS e COVID-19 contemporaneamente, ma anche future pandemie causate da altri coronavirus. Questi patogeni circolano normalmente nella fauna selvatica (in particolar modo pipistrelli), ma a causa delle catture, della distruzione delle foreste e di altri fattori antropici possono compiere il salto di specie – o spillover – in qualunque momento, proprio come avvenuto col SARS-CoV-2. I dettagli della ricerca cinese “Cross-reactive neutralization of SARS-CoV-2 by serum antibodies from recovered SARS patients and immunized animals” sono stati pubblicati sulla rivista ScienceAdvances.

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