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Giugno 2019 è stato il più caldo della storia, in Europa e nel mondo intero

Giugno 2019 è stato il più caldo di sempre, in Europa e nel mondo intero. Le temperature medie globali del mese sono state 0,1° centigradi in più rispetto a quelle registrate nel giugno del 2016, che aveva stabilito il precedente record. In alcuni Paesi, come la Francia, i picchi hanno superato di 10° centigradi le medie stagionali. Le temperature sono state rilevate dal satellite Sentinel-3 del programma Copernicus, lanciato dalla Comissione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA)
A cura di Andrea Centini
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Credit: ESA
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Il mese di giugno che si è appena concluso è stato il più caldo della storia in Europa e nel mondo intero, perlomeno da quando viene tenuta traccia delle temperature globali. A livello mondiale le temperature medie del mese appena trascorso sono state superiori di 0,1° centigradi rispetto al precedente record, risalente aL giugno del 2016. Ma è in alcune aree specifiche del Pianeta che sono stati raggiunti valori davvero “infernali”. In Europa, ad esempio, dove le medie sono state superiori di 2° gradi centigradi rispetto alle medie storiche, c'è stato il caso eclatante della Francia, dove i picchi hanno raggiunto i 10° centigradi in più, sforando abbondantemente i 40° sulla colonnina di mercurio. Molto meglio non è andata in Spagna, Italia e ad altri Paesi dell'Europa Occidentale, dove sono stati registrate temperature tra i 6 e i 10° centigradi in più rispetto alle medie storiche del mese.

Missione Copernicus. A rilevare i preoccupanti record toccati a giugno è stato il programma di osservazione satellitare della Terra “Copernicus”, lanciato dalla Commissione Europea in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA). In passato la missione era conosciuta col nome di Global Monitoring for Enviroment and Security (GMES) e fa parte del programma internazionale di monitoraggio The Global Earth Observation System of Systems (GEOSS). Copernicus si avvale di una rete di satelliti – chiamati Sentinel – che fra i vari compiti hanno l'obiettivo di monitorare aree marine e terrestri, oltre alla composizione atmosferica. Nello specifico, le temperature di giugno sono state misurate dai sensori del satellite Sentinel-3, lanciato in orbita il 16 febbraio 2016.

Perché fa così caldo. Benché gli scienziati non si siano ancora sbilanciati sulle esatte cause di un giugno così insolitamente afoso, l'indiziato numero uno resta il riscaldamento globale catalizzato dai cambiamenti climatici, a loro volta legati alle emissioni nell'atmosfera di gas serra – come la famigerata anidride carbonica – da parte dell'uomo. A rendere particolarmente significativa questa impennata nelle temperature del mese scorso il fatto che si siano verificate dopo un maggio dal sapore autunnale (quando non invernale) in diverse regioni dell'Europa Centrale, Italia compresa. I meccanismi alla base di questi eventi devono essere ancora compresi a fondo, ma è chiaro che qualcosa stia cambiando nel nostro pianeta, come dimostra l'assurda grandinata che ha colpito nei giorni scorsi una città messicana, finita letteralmente sommersa dai chicchi caduti dal cielo.

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