Giornata Mondiale dell’Elefante tra estinzione e bracconaggio
In tutto il mondo il 12 agosto si celebra la Giornata dell'Elefante, 24 ore durante le quali ricordarci i danni che stiamo facendo a questo splendido animale che, per colpa nostra, in questi anni ha subito una decimazione tale da essere oggi a rischio estinzione. Eppure solo pochi decenni fa gli elefanti abbondavano sul nostro Pianeta, la loro sfortuna però è essere dotati di zanne in avorio utilizzate come suppellettili pregiati e gioielli. La loro estrazione dal corpo degli elefanti non è indolore e ha forti ripercussioni sulla sopravvivenza in natura di questi animali.

Prima del 1989 il mercato internazionale dell'avorio era molto attivo, da allora, fino al 2007, il traffico delle zanne è diventato illegale. Purtroppo però da nove anni ormai, quattro Paesi africani, Sudafrica, Namibia, Botswana e Zimbabwe, hanno ottenuto una deroga che gli permette di vendere l'avorio alla Cina. In pure teoria di tratta di avorio “legale”, frutto cioè degli stock accumulati negli anni precedenti, nella realtà dei fatti però è noto quanto sia attivo il mercato nero dell'avorio che ogni anno conta migliaia di vittime. Ci basti pensare che, solo in Tanzania, dal 2009 al 2014, sono stati uccisi 85.000 elefanti.

Il bracconaggio non è l'unica piaga che sta distruggendo questa splendida specie animale. A rendere difficile la vita agli elefanti ci si mette anche la deforestazione, ovviamente anche questa responsabilità nostra. A poco a poco infatti gli habitat naturali di questi mammiferi sono stati ridotti dall'agricoltura e dall'urbanizzazione.
I principali rappresentati di questa specie sono:
l'elefante africano, che poi è il mammifero più grosso della Terra

[Foto di cocoparisienne]
l'elefante asiatico

[Foto di Wikipedia]
Appartenenti alla famiglia del Proboscidati, gli elefanti (elefantidi) sono mammiferi che possono vivere anche fino a 70 anni, aiutiamoli a raggiungere la vecchiaia.
[Foto copertina di cocoparisienne]