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Forchetta incastrata nel pene, la disavventura di un settantenne australiano

I medici assicurano che è un caso strano, ma nella storia degli oggetti incastrati nelle uretre bisogna ricordare anche serpenti, sanguisughe, ossa e molto altro ancora.
A cura di Redazione Scienze
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Il motivo per cui quella forchetta è arrivata là è possibile solo immaginarlo. Fatto sta che i medici dell'Ospedale di Canberra, in Australia, si sono trovati di fronte ad una singolare urgenza, dovendo operare un uomo di 70 anni con un "corpo estraneo" bloccato nel tratto urinario inferiore. Insomma, detta altrimenti, c'era una forchetta nel pene. I medici Krishanth Naidu, Maurice Mulcahy e Amanda Chung hanno deciso di pubblicare un report sull'operazione sul The International Journal of Surgery, "per creare dibattito all'interno della comunità medica, considerata la grande sfida di gestione causata dalla stranezza e scarsa frequenza [?!, Ndr] con cui si incontra una forchetta nell'uretra peniena". Forchetta a parte – fanno sapere ancora i medici – il ritrovamento di oggetti particolari nelle cavità dell'uomo non sono così rari, dal momento che si è registrata in passato la presenza alquanto invadente di spazzolini, matite, chiavi, bicchieri di plastica, lampadine, termometri, piante, ortaggi, ossa, batterie, sanguisughe, serpenti, cera e colla. Bisogna ammettere che alcune voci dell'elenco finiscono per minimizzare la stranezza vissuta dall'anziano signore.

Per fortuna l'elemento è stato recuperato senza particolari danni per il paziente: "sono stati contemplati diversi metodi di recupero, con il successo ottenuto grazie alla trazione col forcipe e ad una lubrificazione abbondante". L'uomo, comunque, se l'è vista brutta, perché per quanto possano essere rare queste emergenze c'è chi, colpito dalla vergogna ancor più che dal dolore, tarda a chiedere l'aiuto degli specialisti, rischiando infezioni che possono portare alla morte. Simili emergenze – puntualizza ancora il report – sono rare, registrandosi 20 casi adulti in nove anni, con un'incidenza maggiore di 1,7 volte nel maschio.

La causa di un simile incidente, come detto, non è chiara. Lo studio si limita a ricordare che nella maggior parte dei casi si tratta di inserimenti effettuati "durante stati di masturbazione patologica, di abuso di sostanze e di ebbrezza".

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