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Fiammate nel cielo, danza dei pianeti e congiunzioni astrali: il cielo di agosto dà spettacolo

Nel mese delle Lacrime di San Lorenzo, lo sciame meteorico più affascinante dell’anno, potremo assistere anche a spettacolari congiunzioni astrali e ‘danze’ dei pianeti. Il cielo di agosto sarà impreziosito anche da altri sciami meteorici, che ci regaleranno tante notti ricche di fugaci ‘fiammate’.
A cura di Andrea Centini
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Il mese di agosto abbraccia uno degli spettacoli astronomici più attesi e affascinanti dell'anno, che coinvolge anche chi solitamente non si interessa ai fenomeni sulla volta celeste. Stiamo parlando delle celebri “Lacrime di San Lorenzo”, o meglio, dello sciame meteorico delle Perseidi, che tipicamente tra il 10 e il 13 del mese infiamma il cielo con una vera e propria pioggia di stelle cadenti (sono comunqe visibili anche prima e dopo il picco). Ma le meteore non saranno l'unico piatto delizioso di agosto, anche se mancherà un fenomeno da ‘una volta nella vita' come l'eclissi di Luna del secolo del 27 luglio, per giunta in un abbraccio tinto di rosso col pianeta Marte. Si potranno ammirare spettacolari congiunzioni astrali, danze di pianeti e le ‘fiammate' di altri sciami meteorici.

Le congiunzioni astrali

Il primo ‘bacio' tra il nostro satellite naturale sarà col pianeta dell'amore Venere, che si incontreranno sulla volta celeste il 14 agosto. Poiché la Luna Nuova sarà l'11 agosto, il caldissimo e inospitale pianeta sarà accompagnato da una sottilissima falce di Luna. Dovrete volgere lo sguardo verso Ovest. Il 17 agosto la Luna incontrerà invece il gigante gassoso Giove; i due corpi celesti saranno abbastanza alti sulla vola celeste e li potrete ammirare a Sud-Ovest. Quattro giorni dopo, il 21 agosto, ci sarà l'incontro con l'altro gigante gassoso del Sistema solare, il ‘Signore degli anelli' Saturno. Sarà a destra di una Luna quasi piena, guardando verso Sud. L'ultima congiunzione astrale di agosto è quella del 23 con Marte, a Sud-Est.

Il valzer dei pianeti

I mesi estivi sono i migliori per ammirare i pianeti del Sistema solare, non solo per le temperature gradevoli, ma anche perché alcuni raggiungono i picchi di massima osservabilità e in orari comodi. Mercurio, il ‘proiettile' del nostro sistema, sarà inosservabile per buona parte del mese, lasciando delle piccole finestre soltanto nell'ultima parte di agosto. Il luminosissimo Venere sarà invece un bel ‘faro' a Ovest, dove tuttavia continuerà a perdere minuti di osservabilità lungo l'arco dei 31 giorni. Marte, grazie alla grande opposizione del 27 luglio accompagnata all'eclissi di Luna del secolo, per tutto il mese di agosto sarà ancora perfettamente visibile per buona parte della notte, mentre attraversa la costellazione del Capricorno. Il gigante gassoso Giove sarà visibile soltanto nella prima parte delle ore buie, mentre Saturno sarà apprezzabile per quasi tutta la notte, dato che in questo mese tramonta poco prima delle prime luci dell'alba. Urano, un pianeta visibile ad occhio nudo solo in rare circostanze, sorgerà nel cuore della notte e attraverserà la volta celeste verso Sud, mentre il compagno ‘gigante ghiacciato' Nettuno è osservabile per tutta la notte. Quest'ultimo pianeta può essere ammirato solo con un telescopio.

Le stelle cadenti

Lo sciame meteorico più atteso dell'anno, quello delle Perseidi, quest'anno sarà particolarmente favorito dal fatto che la Luna Nuova ci sarà l'11 agosto, di conseguenza il cielo sarà sgombro dalla luce nel nostro satellite. Il picco massimo di quest'anno verrà raggiunto nella notte tra domenica 12 agosto e lunedì 13 agosto, con 100-120 ‘fiammate' nel cielo attese per ogni ora. Lo sciame meteorico delle Perseidi origina dai detriti della cometa Swift-Tuttle, che la Terra raggiunge in estate durante il suo moto attorno al Sole. Le Lacrime di San Lorenzo non saranno le uniche stelle cadenti del mese: già dal primo agosto sarà infatti possibile ammirare il picco massimo delle Alpha Capricornidi; il 9 e l'11 toccherà invece alle Delta Aquaridi e alle Aquilidi, mentre il 20 agosto sarà la volta delle Kappa Cignidi. Si tratta di sciami meteorici meno intensi delle Perseidi, ma che talvolta producono scie altamente spettacolari. Saranno osservabili puntando lo sguardo verso i quadranti delle rispettive costellazioni.

[Credit: StockSnap]

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