ExoMars, Schiaparelli porta l’Europa sul Pianeta Rosso
Update 20 ottobre – I dati ricevuti grazie al telescopio gigante Giant Metrewave Radio Telescope, posto a Pune in India, e alla sonda in orbita dell'ESA Mars Express, suggeriscono che il modulo Schiaparelli ha completato con successo la gran parte dei suoi 6 minuti di discesa, decelerando nell'atmosfera come previsto e con il corretto funzionamento di paracadute e scudo termico; poi, però, il segnale registrato sia da Pune sia dall'orbita di Marte si ferma poco prima del momento in cui sarebbe dovuto avvenire il touchdown. Tali dati sono attualmente sono analisi da parte degli esperti presso il centro operativo di Darmstadt, in Germania, ma, naturalmente sono compatibili con l'ipotesi che Schiaparelli si sia schiantato al suolo.
Update 20:15 – Al momento non si hanno ancora notizie del lander e del suo attuale stato. Il segnale risulta perduto. Non resta che aspettare i prossimi sviluppi per conoscere meglio la sua sorte.
Update – Per ricevere un primo report da Schiaparelli, con tanto di immagini collezionate dalla fotocamera durante la discesa, dovremo ancora aspettare qualche ora. Alle ore 18:34, esattamente come previsto, è stato acquisito il segnale dalla sonda Trace Gas Orbiter che ha comunicato il suo corretto inserimento in orbita; grande l'entusiasmo nell'accogliere la notizia. Per avere notizie più precise proprio dal robottino, invece, pare che bisognerà attendere un altro po' ma dall'ESA sembrano tutti ragionevolmente persuasi del felice esito dell'atterraggio sul Pianeta Rosso. La missione, che porta la firma dell'Agenzia Spaziale Europea, rappresenta un grande risultato per la nostra industria aerospaziale grazie all'abbondanza di strumenti di bordo nonché al contributo scientifico offerto dall'Italia.
Tutto sta andando per il verso giusto, o almeno così sembra per adesso. Il lander Schiaparelli, separatosi dalla sonda lo scorso 16 ottobre, si è risvegliato ed ha iniziato la sua ultima discesa verso la superficie marziana. L'ingresso nell'atmosfera del Pianeta Rosso è previsto per le 16:48 ma per ricevere il primo segnale da Terra captato dai telescopi dovremo aspettare una decina di minuti. Il segnale ufficiale dell'avvenuto touchdown, invece, sarà comunicato dopo le 18:30 dal centro ESOC di Darmstadt. Sarà necessario, dunque, armarsi di un po' di pazienza per seguire le vicissitudini del primo lander europeo a sbarcare su Marte: sicuramente ne varrà la pena.
Il segnale di risveglio di Schiaparelli è stato ricevuto "forte e chiaro" e ciò fa sperare per un atterraggio che dovrebbe svolgersi senza intoppi. Questo, tuttavia, non è sufficiente a far calare la tensione di un momento così importante e significativo per l'esplorazione spaziale.
Sei saranno i minuti di "terrore": nei primi tre (o ultimi tre in orbita), il lander resterà stabile; quando si troverà ad un'altezza di 11 chilometri dalla superficie, dovrà aprire il paracadute da 12 metri di diametro per rallentare la sua discesa verso il suolo. Negli ultimi istanti, quando sarà ormai ad appena 1 chilometri di distanza, Schiaparelli si separerà dal paracadute e attiverà un sistema che gli consentirà di atterrare, grazie alla conoscenza dei parametri di distanza dal suolo e velocità di caduta; sistemi di freni ed ammortizzatori dovrebbero garantire un touchdown morbido.