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Errore umano da 45 milioni di dollari: così i russi si sono persi un satellite

Il satellite Meteor-M non è mai giunto a destinazione perché aveva le coordinate di lancio di una base in Kazakistan, ma è stato fatto partire dall’estremo oriente della Russia.
A cura di Andrea Centini
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La Roscomos, l'agenzia spaziale russa, ha perso un satellite meteorologico da 45 milioni di dollari – il Meteor-M – perché gli scienziati hanno sbagliato le coordinate della fase di lancio. In pratica, hanno inserito quelle del collaudato cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, mentre il razzo che trasportava il satellite è stato fatto decollare dal nuovissimo Vostochny Cosmodrome. Il risultato dell'imbarazzante errore è stato ovviamente un colossale disastro, con la perdita del costosissimo dispositivo, di tutte le spese legate all'operazione e naturalmente dei preziosi dati che avrebbe raccolto per 5 anni.

Il famigerato lancio è avvenuto lo scorso 28 novembre, e ci sono voluti circa trenta giorni di inchiesta per capire cosa non fosse andato per il verso giusto. Ad ammettere il clamoroso errore alla TV di Stato russa è stato il vice primo ministro Dmitry Rogozin, che ha sottolineato come il razzo fosse stato programmato per partire dal Kazakistan, pur dovendo decollare da una piattaforma all'estremo oriente della Russia. Gli scienziati russi sono stati molto probabilmente ingannati da una distrazione legata alla routine: il Vostochny Cosmodrome, sito nell'Amur Oblast nel sud-est della Russia e costato ben 7,5 miliardi di dollari, era infatti al suo secondo lancio, mentre da Baikonur i razzi decollano di continuo, anche verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Oltre al prezioso satellite Meteor-M, sul razzo di lancio Soyuz-2 erano collocati anche altri 18 satelliti più piccoli di vari Paesi, tra i quali Stati Uniti, Giappone e Germania. Anch'essi sono andati naturalmente perduti. Il decollo del 28 novembre avvenne correttamente, ma i problemi emersero già dalla prima sessione di comunicazione col satellite, che non rispose ai contatti. Inizialmente si pensò che non avesse funzionato lo stadio finale del booster, il Fregat, ma solo adesso si è saputa l'amara verità. Si tratta di un durissimo colpo per la Roscomos, già ‘bacchettata' dal governo per aver sprecato 2 miliardi di dollari, e per questo ha già subito un sensibile taglio del budget.

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