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Era di Vasco da Gama il più antico strumento di navigazione: cos’è l’astrolabio

Un astrolabio di oltre 500 anni è stato recuperato nel mare dell’Oman. Lo strumento di navigazione, il più antico del mondo, apparteneva alla flotta del celebre esploratore portoghese Vasco da Gama.
A cura di Andrea Centini
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Il più antico strumento di navigazione al mondo, un astrolabio appartenuto alla flotta di Vasco da Gama, è stato trovato da alcuni sub nei fondali del mare dell'Oman. L'oggetto in bronzo, necessario per misurare la posizione del sole e dunque indirizzare il timoniere in mare aperto, è rimasto sepolto sotto la sabbia per oltre 500 anni; la sua datazione risale infatti tra il 1495 e il 1500. Sarebbe appartenuto ai marinai della nave Esmeralda, una delle ‘ammiraglie' nella flotta del celebre esploratore portoghese Vasco da Gama, il primo cittadino europeo a navigare direttamente fino all'India.

L'Esmeralda, condotta dallo zio materno di Vasco da Gama Vincente Sondré, a causa di una tempesta affondò nel 1503 al largo dell'isola di Al-Hallaniyah, nel mare dell'Oman, portando sul fondo del mare tutti i suoi tesori, oltre che lo sfortunato equipaggio. Il relitto fu scoperto nel 1998 dall'azienda inglese Blue Water Recovery assieme alla collaborazione di alcuni atenei, e sono stati proprio i sub britannici a trovare il preziosissimo oggetto. “È un grande privilegio aver trovato qualcosa di così raro, qualcosa di così storicamente importante, qualcosa che sarà studiato dalla comunità archeologica e che riempie un vuoto”, ha sottolineato David Mearns, coordinatore della Blue Water Recovery.

Il disco in bronzo, con un diametro di 17,5 centimetri e spesso appena due millimetri, fu trovato nel 2014, ma era così deteriorato che soltanto oggi si è riusciti a capire la sua esatta natura, grazie a sofisticate scansioni 3D condotte da ricercatori dell'Università di Warwick. Il team del professor Mark Williams è infatti riuscito a rivelare impercettibili scanalature a una distanza di 5 gradi l'una dall'altra, necessarie per misurare l'altezza del sole.

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L'importanza dell'oggetto fu intuita subito da chi lo trovò sotto la sabbia – oltre a un generico stemma portoghese era presente anche quello del re Dom Manuel I – ma sapere che si tratta di un antichissimo astrolabio ha reso la scoperta ancor più emozionante. Questi antichi strumenti, sostituiti successivamente dai sestanti, sono infatti molto rari, e ad oggi ne sono stati recuperati in tutto circa un centinaio. Quello dell'Esmeralda, dalla quale sono stati estratti circa 300 reperti, è il più antico di tutti e uno dei più affascinanti.

[Credit: Philip Koch/Warwick University]

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