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Elon Musk fa ancora centro, lanciato il Saocom 1A: studierà la Terra con satelliti italiani

Il satellite dell’Agenzia spaziale argentina CONAE è stato liberato nell’orbita bassa terrestre 12 minuti dopo il decollo del Falcon 9 di SpaceX. Per la prima volta il razzo è rientrato in una base della costa occidentale americana, quella di Vanderberg in California. Il satellite Saocom 1A opererà in collaborazione con i satelliti italiani Cosmo-SkyMed per lo studio della Terra e il supporto in caso di disastri ambientali.
A cura di Andrea Centini
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Il satellite per lo studio della Terra Saocom 1A dell'Agenzia spaziale argentina CONAE (Comisión Nacional de Actividades Espaciales) è stato lanciato con successo con un razzo riutilizzabile Falcon 9 di SpaceX, il cui primo stadio è rientrato pochi minuti dopo il decollo, avvenuto alle 4:41 ora italiana di lunedì 8 ottobre. È stata l'ennesima missione compiuta per la società aerospaziale privata di Elon Musk, che con questo lancio ha potuto inaugurare anche il primo recupero sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Fino ad oggi, infatti, i primi stadi dei razzi Falcon 9 erano sempre rientrati alla base di Cape Canaveral in Florida o su chiatte “droni” al largo dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Atlantico: in questo caso invece il rientro è avvenuto nella base di Vanderberg in California, più precisamente sulla Landing Zone 4 dalla quale un tempo partivano i mitici razzi Titan. Il Falcon 9 era invece partito dallo Space Launch Complex 4E (SLC-4E) della stessa base.

Ma torniamo al satellite argentino. Il Saocom 1A (Satélite Argentino de Observación Con Microondas) è uno strumento per l'osservazione della Terra che si integrerà perfettamente con la formazione dei quattro satelliti Cosmo-SkyMed dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il suo scopo è monitorare i livelli di umidità, lo sviluppo dell'urbanizzazione e dei terreni agricoli ma soprattutto assistere la gestione di disastri naturali (o provocati dall'uomo) come terremoti, eruzioni, inondazioni, incendi e altro ancora. Il prossimo anno sarà raggiunto dal gemello Saocom 1B, anch'esso interpolabile con i satelliti italiani. Il motivo per cui questi satelliti possono cooperare risiede nella collaborazione italo-argentina Siasge (Sistema Italo Argentino di Satelliti per la Gestione delle Emergenze Ambientali e lo Sviluppo Economico), nata proprio per rispondere il più rapidamente ed efficacemente possibile alle catastrofi ambientali.

Il Saocom 1A, che pesa 3 tonnellate, è stato liberato dalla carena del Falcon 9 12 minuti dopo il “lift-off” dalla base di Vanderberg. È progettato per restare operativo nella bassa orbita terrestre per 5 anni. Il suo sofisticato sistema SAR permetterà di ottenere immagini con una risoluzione massima di 10 metri per pixel, mentre la risoluzione media si attesterà a 25 metri per pixel. Il lancio è stato celebrato sui canali social di SpaceX, dove oltre ai video – nei quali è possibile ammirare decollo e atterraggio del Falcon 9 – sono state diffuse immagini straordinarie del razzo in volo.

[Credit: SpaceX]

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