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Elon Musk e la NASA alleati contro gli asteroidi: ne colpiranno uno per deviarlo

La NASA ha commissionato a SpaceX il lancio della sonda DART, che ha l’obiettivo di modificare la velocità di rotazione dell’asteroide di 165 metri Didimo B attraverso un impatto cinetico. Si tratta di un test per mettere a punto il sistema di difesa planetario, volto a proteggere la Terra da eventuali asteroidi puntati verso di noi.
A cura di Andrea Centini
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Credit: NASA
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SpaceX, la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk, giocherà un ruolo fondamentale nella sperimentazione del sistema di difesa planetario della NASA, un progetto volto a verificare la fattibilità di deviare un asteroide in rotta verso la Terra scagliandogli contro una sonda. L'Agenzia aerospaziale americana ha infatti commissionato a SpaceX il lancio della DART (Double Asteroid Redirection Test), la sonda che proverà a deviare l'asteroide più piccolo del sistema doppio Didimo (Didymos), conosciuto anche come Didimo B o “Didymoon”. Pur essendo un oggetto NEO (Near Earth-Objetc), cioè vicino alla Terra, si tratta di un sasso spaziale considerato innocuo, che verrà utilizzato come banco di prova per capire se questa tecnica potrà essere efficace o meno contro gli oggetti pericolosi.

La missione. SpaceX fornirà alla NASA un razzo Falcon 9, il cui lancio, se tutto procederà secondo i piani, è previsto per giugno 2021 dallo Space Launch Complex 4E dalla base dell'aeronautica militare di Vandenberg (California). La sonda DART, che avrà le dimensioni di un frigorifero, dovrebbe colpire il piccolo Didimo B – con un diametro stimato di 165 metri – nell'autunno del 2022. L'impatto cinetico dovrebbe avvenire a circa 11 milioni di chilometri dal nostro Pianeta a una velocità di 6 chilometri al secondo. DART dovrebbe riuscire a modificare la velocità di rotazione del sasso spaziale quel tanto che basta (meno dell'1 percento) da essere rilevato da strumenti sulla Terra. Un piccola deviazione a milioni e milioni di chilometri dalla Terra può essere infatti sufficiente a far cambiare traiettoria a un asteroide eventualmente puntato verso di noi, ed è proprio questo che calcoreranno gli scienziati della NASA.

Sistema Didimo. Scoperto nel 1996, il sistema doppio di Didimo è composto da un grosso asteroide di circa 800 metri e da uno più piccolo, quello che sarà centrato dalla sonda DART. Il fatto che sia collegato gravitazionalmente al compagno più massiccio rappresenta un vantaggio per gli scienziati, che potranno così verificare le differenze orbitali in seguito all'impatto cinetico. La sonda sarà dotata di una telecamera e di un sistema di navigazione autonomo che terranno traccia del puntamento; il cratere su Didimo B e gli effetti dell'impatto potrebbero essere studiati direttamente anche da una missione dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) chiamata Hera, anche se non è ancora sicuro se verrà messo a punto. Il lancio della sonda DART frutterà 69 milioni di dollari a SpaceX.

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