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Egitto, cimitero di 4.500 anni emerge nei pressi dell’altopiano di Giza: è pieno di tesori

Il Ministero dell’Antichità egiziano ha annunciato la scoperta di un cimitero nella parte sud-orientale dell’altopiano di Giza, l’area dove sono ospitate la Sfinge e le Grandi Piramidi. Al suo interno sono state trovate tombe di vari periodi, alcune delle quali colme di preziosissimi reperti. Fra essi sarcofagi in legno finemente dipinti, maschere d’argilla, statuette di legno e iscrizioni.
A cura di Andrea Centini
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Nel pressi del celebre altopiano di Giza, dove sono ospitate le Grandi Piramidi e la Sfinge, è stato rinvenuto un cimitero di 4.500 anni risalente al Vecchio Regno. Al suo interno sono state trovate preziosissime tombe e reperti funebri di inestimabile valore archeologico e scientifico. A darne l'annuncio è stato il Ministro delle Antichità egiziano Khaled El-Enany, che ha presentato la scoperta in seno a una conferenza stampa assieme al dottor Zahi Hawass, suo predecessore, e a Mostafa Waziri, il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità.

Tomba calcarea. Tra le tombe rinvenute dagli archeologi, la più antica e preziosa è indubbiamente quella calcarea di una nobile famiglia della quinta dinastia. Al suo interno sono state rinvenute anche parte delle iscrizioni originali, alcune delle quali ben conservate. Apparteneva a due distinti individui. il primo si chiamava Behnui-Ka, già noto da altri reperti rinvenuti nell'altopiano di Giza. L'uomo era particolarmente potente poiché deteneva ben sette importanti titoli: il Prete, il Giudice, il purificatore dei re: Khafre, Userkaf e Niuserre; il prete della dea Maat e l'anziano giudice della corte. Il secondo si chiamava Nwi e aveva cinque titoli, tra i quali il capo del grande stato; il sovrintendente dei nuovi insediamenti e il purificatore del Re Khafre. Nelle due tombe sono stati trovati numerosi manufatti, tra i quali il più prezioso è una statua calcarea che raffigura Nwi assieme a sua moglie e suo figlio.

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Il fatto che le loro tombe siano state trovate nei pressi di quelle degli operai, degli artigiani e dei falegnami che costruirono le piramidi suggerisce che queste ultime non furono realizzate da schiavi, ma da persone rispettate dai “potenti” dell'Antico Egitto, come dichiarato dal dottor Hawass.

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Reperti preziosi. Seppur risalente a un periodo compreso tra il 2465 e il 2323 avanti Cristo, il cimitero è stato riutilizzato più volte fino al Tardo Periodo (664-332 avanti Cristo), dunque ospita anche sepolture più recenti. Queste ultime non sono elaborate come quelle antiche, tuttavia ospitano splendidi sarcofagi in legno dipinti, alcuni dei quali mostrano ancora colori vividi. Sono state rinvenute anche maschere funerarie in argilla e statue in legno, anch'esse dipinte dalle sapienti mani degli artigiani dell'epoca.

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Per il Ministero dell'Antichità egiziano la scoperta del cimitero è molto importante non solo dal punto di vista archeologico, ma anche da quello turistico. Recentemente, infatti, il settore ha subito un durissimo colpo a causa dell'instabilità politica, degli attentati e di alcuni gravi incidenti. La speranza delle autorità egiziane è che queste nuove scoperte spingano un copioso flusso di turisti a visitare l'altopiano di Giza. Qui sono ospitate la sfinge e le Grandi Piramidi di Khufu, Khafre e Menkaure, oltre ad altri cimiteri e importanti costruzioni dell'epoca.

[Credit: Ministero delle Antichità egiziano]

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