Ecco cos’è quella sfera blu sul Sole | Svistamenti
Cosa sarà quella misteriosa sfera blu immortalata nella corona solare? Le tesi sviluppatesi in Rete sono le più disparate, la più gettonata quella del tunnel spaziale; una sorta di porta dimensionale, come qualcuno ha ipotizzato anche riguardo al rettangolo nero che apparirebbe sulla superficie di Mercurio.
La spiegazione non tarda ad arrivare. Lo "svistamento" è opera di una ufologa che vive in Messico, Pamela Johnson. Come si spiega già su Popular mechanics la soluzione di questo enigma è molto semplice, a darla è Alex Young della Nasa:
I dati arrivano assieme in un grande flusso, e noi processiamo i dati, ottenendo le immagini come stanno scendendo in quel flusso … A volte il flusso può essere disturbato. Questo fa sì che il software del computer che elabora le immagini può commettere degli errori.
Si tratta di una banale sovrapposizione di dati e quindi di immagini. Responsabile di questo comune errore è la sonda denominata Secchi. È successo in maniera accidentale quel che possiamo sperimentare noi stessi incrociando gli occhi, avremo così una sovrapposizione o uno sdoppiamento di ciò che vediamo. Non è proprio la stessa cosa, ma ci aiuta a rendere l'idea. Questo può succedere perché Secchi non usa una sola apparecchiatura per studiare la nostra stella. Un errore banale che gli addetti ai lavori sono perfettamente in grado di riconoscere. Inoltre la sfera altro non è che lo stesso Sole, capitato in quelle immagini per un tipico errore di acquisizione, come spiega Scott Brando su Doubtful news.
Torna velatamente la bufala della nuova era glaciale. Alcuni tabloid inglesi, che inizialmente avevano lanciato la notizia in maniera acritica, hanno tentato all'ultimo momento di correggere il tiro peggiorando ulteriormente le cose; si cita per esempio un reale buco nella corona solare che causerebbe abbassamenti sostanziali della temperatura terrestre. Questo perché si confonde la correlata minore attività solare con un proporzionale calo di irradiamento di calore, cosa che avevamo già spiegato non essere.