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Ecco Astro, la tuta spaziale di nuova generazione che proteggerà gli astronauti su Luna e Marte

In seno a un evento celebrativo per il 50esimo sbarco sulla Luna è stata presentata la Astro, una tuta spaziale di ultima generazione che coniuga versalità, comfort e tecnologie avanzatissime per gli astronauti. È stata messa a punto da due aziende che si occupano delle tute degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, e che in passato collaborarono con la NASA per quelle delle missioni Apollo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Collins Aerospace
Credit: Collins Aerospace

Presentata “Astro”, la tuta spaziale di nuova generazione che, previo superamento di tutti i rigidi test, supporterà gli astronauti impegnati nelle nuove missioni sulla Luna e nella pionieristica conquista di Marte. Il prototipo ipertecnologico della tuta, progettata per essere più leggera, compatta e versatile della “EMU” attualmente in dotazione agli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è stato presentato in un evento celebrativo tenutosi a Capitol Hill a Washington DC, in occasione del 50esimo anniversario dello sbarco sulla Luna di Neil Armstrong e Buzz Aldrin, in seno alla celebre missione Apollo 11.

Tuta con Pedegree. A progettare la Astro le aziende specializzate ILC Dover e Collins Aerospace, che non solo hanno contribuito alla creazione delle attuali tute degli astronauti a bordo della ISS, ma furono coinvolte anche nella progettazione di quelle degli astronauti delle missioni Apollo. Un'esperienza pluridecennale che è stata affiancata dalle più moderne soluzioni tecnologiche per fornire agli astronauti il massimo comfort, efficienza sul campo, comunicazione avanzata e resistenza. La tuta vera e propria è stata messa a punto da ILC Dover, mentre Collins Aerospace ha progettato lo zaino del supporto vitale.

Migliorie. A differenza delle tute attuali, la Astro possiede un sistema di rimozione dell'anidride carbonica molto più efficiente; ciò garantirà attività extraveicolari (EVA, le cosiddette “passeggiate spaziali”) sia nello spazio che sul suolo della Luna e di Marte per periodi più lunghi. Tra le migliorie che verranno più apprezzate dagli astronauti ci sono i giunti di mobilità che permettono i movimenti del busto. La tuta può essere rapidamente configurata sia per l'esplorazione planetaria che per le EVA, offrendo una versatilità inedita. A rendere l'Astro ancor più tecnologica vi è un sistema di visualizzazione digitale che permetterà di comunicare attraverso video in alta definizione, sfruttare comandi vocali e monitorare tutti i parametri in tempo reale sul monitor. Dovremmo vedere le prime Astro in azione durante la missione Artemis della NASA, che dovrebbe riportare un essere umano sulla Luna nel 2024.

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