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È una delle prime stelle della Via Lattea: il suo nome in codice è J0815+4729

La stella, inquadrata nella costellazione della Lince e distante 7500 anni luce dalla Terra, è stata scoperta grazie allo strumento OSIRIS, equipaggiato su un telescopio delle Isole Canarie. È stato uno dei primi astri a formarsi nella nostra galassia.
A cura di Andrea Centini
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Scoperta nel cuore della nostra galassia una stella nana antichissima, che dista 7.500 anni luce dalla Terra. L'hanno individuata i ricercatori dell'Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC) mentre erano lavoravano al progetto di cartografia digitale celeste SDSS (Sloan Digital Sky Survey), avviato alla fine degli anni '90 grazie a un cospicuo investimento americano e giapponese. Gli studiosi, coordinati dal dottor David Aguado, hanno scoperto la stella – tecnicamente chiamata J0815+4729 – grazie ai dati spettroscopici raccolti dallo strumento OSIRIS (Optical System for Imaging and low-intermediate-Resolution Integrated Spectoscopy), installato nel Gran Telescopio Canarias dell'Osservatorio Roque de los Muchachos di La Palma. “Questa stella è stata nascosta nel database del progetto BOSS, tra un milione di spettri stellari che abbiamo analizzato, richiedendo un notevole sforzo di osservazione e computazionale”, ha dichiarato Carlos Allende Prieto, un coautore della ricerca.

Ma perché è così speciale questa stella “Highlander”? Dalle analisi è emerso che J0815+4729 ha una bassissima concentrazione di metalli: basti pensare che ferro e calcio sono solo un milionesimo di quelli presenti nel Sole. Per contro, la concentrazione di carbonio stimata è del 15 percento superiore rispetto a quella della nostra stella. Queste caratteristiche suggeriscono una composizione chimico-fisica peculiare legata alla sua età, le cui analisi potrebbero rivelarci nuove informazioni sull'evoluzione dei primi elementi chimici presenti nel Sistema solare. “La teoria prevede che queste stelle potrebbero utilizzare materiale proveniente dalle prime supernove, i cui progenitori furono le prime stelle massicce nella galassia, circa 300 milioni di anni dopo il Big Bang”, ha indicato il dottor Jonay González Hernández, un altro ricercatore coinvolto nell'indagine.

La stella, che ha una massa di 0,7 volte quella del Sole e una temperatura superiore di 400° centigradi, in futuro finirà sotto gli “occhi” dello spettrografo ad alta risoluzione HORS, che è attualmente in fase di progettazione. Grazie a questo nuovo strumento sarà possibile determinare la composizione di queste stelle con maggiore precisione, e avere così tutte le informazioni necessarie per studiarle. I dettagli su J0815+4729, inquadrata nella costellazione della Lince, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata The Astrophysical Journal.

[Credit: Gabriel Pérez, SMM (IAC)]

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