926 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

E così l’uomo abbandonò per sempre il Regno degli animali

Un cucciolo di delfino muore dopo essere stato portato fuori dall’acqua per permettere ai bagnanti di scattarsi un selfie. Come fa l’essere umano a non pensare alle conseguenze di azioni simili? Quando ha perso il contatto con la natura?
A cura di Zeina Ayache
926 CONDIVISIONI

Morire per un selfie è possibile, ma non stiamo parlando di una persona morta in un incidente stradale perché impegnata a scattarsi una fotografia. Questa volta la vittima della moda degli smartphone è un cucciolo di delfino tolto dall'acqua e passato di mano in mano per permettere ai bagnati qualche like su Facebook. La denuncia di questo episodio arriva da un'associazione animalista che racconta come l'esemplare di delfino sia stato accolto con grande entusiasmo dalla folla per poi essere abbandonato, ormai morto, a riva.

Immagine

Cosa sta accadendo all'essere umano?

La perdita costante e inarrestabile del contatto con la natura ci sta offuscando la mente al punto da sorprenderci senza controllo alla vista di un animale in libertà.

Così un lupo che mangia una pecora ci fa chiedere a gran voce che i cacciatori possano ucciderlo sradicando alla radice il problema, un cane che fa la pipì porta il Comune ad obbligare i proprietari a girare con una bottiglietta piena d'acqua per pulire, un bambino che cade su un prato viene disinfettato dall'odioso fango portatore, a dire della madre, di malattie.

Insomma, l'essere umano, non soddisfatto di essere il responsabile della sesta estinzione di massa, sta innalzando muri infiniti tra lui e gli animali che vengono accettati se rinchiusi negli zoo, nei parchi o nei safari, se la loro vita viene raccontata dai documentari, dai video online o dai film. Il contatto diretto scompare, la convivenza non è più normalità, ma frutto di una serie di norme e leggi che regolano il comportamento, ovviamente, degli animali.

Possiamo davvero parlare di entusiasmo alla vista di un cucciolo di delfino? O, semmai, di sindrome da condivisione sui social network? Strumenti che, ancora una volta, non rappresentano la realtà, ma, anzi, ci invitano e ci permettono di inventarci una realtà, la nostra.

Possiamo parlare di maltrattamenti? Si, maltrattamenti animali. L'animale maltrattato (da sé stesso) è l'uomo, una specie che si è staccata dal proprio regno di appartenenza e che, per questo, ne ha creato uno nuovo in cui gli altri animali o sono uno strumento per un tornaconto personale (gli animali da lavoro o da allevamento, per fare un paio di esempi) o vengono messi in una teca, controllati e resi innocui.

Ma in fondo a chi importa di quel delfino? Era solo un animale. E cos'è un animale in confronto ad un essere umano?

926 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views