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Due orche massacrate dai pescatori, turisti sotto choc: stop alla caccia nel Pacifico

I pescatori hanno attaccato i cetacei davanti agli occhi di 40 turisti, impegnati in un tour di whale watching. Le polemiche innescate dall’evento hanno spinto il governo di Saint Vincent e Grenadine a preparare una legge per tutelare le orche.
A cura di Andrea Centini
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Una delle due orche uccise dai pescatori: credit iwnsvg.com

Il governo dello stato insulare di Saint Vincent e Grenadine, un gruppo di isole delle Piccole Antille a nord del Venezuela, ha deciso che tutelerà le orche con una legge ad hoc: cacciarle diventerà un reato gravissimo. Si tratta di un'iniziativa indubbiamente molto positiva per questi splendidi cetacei, tuttavia lo slancio che ha portato Ralph Gonsalves, il primo ministro dello stato del Mar dei Caraibi, a pronunciarsi in favore delle orche è decisamente meno virtuoso di quel che si possa immaginare. Tutto è infatti iniziato con una vera e propria storia dell'orrore.

Immaginate di essere di essere a bordo di un battello dedicato al whale watching, e di osservare meravigliati un gruppo di quattro orche. All'improvviso spunta all'orizzonte un barchino munito di arpione esplosivo, col quale colpisce e uccide in breve tempo due degli sfortunatissimi cetacei innanzi ai vostri occhi. La scena, orribile e a dir poco surreale, è avvenuta la settimana scorsa nei pressi dell'isola di Saint Vincent, sotto lo sguardo esterrefatto di 40 turisti imbarcati dal Fantasea Tours, un operatore locale. Gli avventori erano appena scesi da una nave da crociera per assistere a uno degli spettacoli più incredibili della natura, ma sono rimasti in lacrime, inorriditi e pronti a dar battaglia al Fantasea Tours, anche se il capitano della nave ha fatto il possibile per impedire il massacro.

Un'orca: foto di skeeze https://pixabay.com/it/killer-whale-orca-violando-ocean-1945421/
Un'orca: foto di skeeze

La conseguente cancellazione delle prenotazioni da parte di tutti gli altri turisti in crociera ha procurato un enorme danno economico al tour operator, e la notizia, che ha fatto rapidamente il giro del web, non poteva passare inosservata ai vertici del governo locale, che fa del turismo la propria fonte principale di introiti.

Pur essendo membro volontario della Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC), un organo di tutela, sulle isole di Saint Vincent è ancora possibile praticare la cosiddetta ‘caccia tradizionale‘ ai cetacei, con un numero limitato di esemplari da poter catturare ogni anno. Principalmente vengono uccisi globicefali, quelli famosi per gli spiaggiamenti di massa come quello avvenuto recentemente in nuova Zelanda, ma talvolta finiscono nel mirino dei pescatori anche megattere e orche.

Come accaduto in diverse altre isole oceaniche, si è scoperto che il whale watching risulta essere economicamente molto più vantaggioso della caccia, e così, per non danneggiare un'industria fiorente e in via di sviluppo, lo stato insulare ha finalmente deciso di tutelare le orche con una legge apposita, per non rischiare altri ‘incidenti' come quello avvenuto negli scorsi giorni. Nel 2018, inoltre, è possibile che Saint Vincent e Grenadine rinunci del tutto alla licenza per la pesca tradizionale, che in realtà non lo è poiché fu introdotta nel 1870 da un immigrato scozzese, William Wallace. Insomma, anche se legata a un evento deprecabile, si tratta di un'ottima notizia per i cetacei.

[Immagine di iwnsvg]

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