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Due nuove lune in orbita attorno a Giove: il gigante gassoso ne ha ora ben 69

I due corpi celesti, chiamati dai ricercatori S/2016 J1 e S/2017 J1, sono molto più piccoli dei quattro satelliti galileiani e hanno un’orbita eccentrica. Impiegano rispettivamente 1,6 e 2 anni per completare un’orbita attorno a Giove.
A cura di Andrea Centini
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Un team di astronomi della prestigiosa Carnegie Institution for Science di Washington ha scoperto due nuove lune attorno a Giove, portando il computo totale dei satelliti naturali del pianeta a ben 69. Al di là dei quattro grandi satelliti medicei, ovvero Io, Europa, Ganimede e Callisto, che per la prima volta furono avvistati da Galileo nel 1610, il gigante gassoso del nostro Sistema solare è infatti letteralmente circondato da uno sciame di piccoli corpi celesti, molti dei quali ‘catturati' dalla sua enorme influenza gravitazionale mentre erano di passaggio. Le due nuove lune appartengono proprio a questa famiglia, e sono state chiamate dagli studiosi S/2016 J1 e S/2017 J1, dove la “S” sta per satellite e “J” per Jupiter, ovvero Giove.

S/2017 J1: credit Scott Sheppard
S/2017 J1: credit Scott Sheppard

Il primo dei due, come suggerisce anche il nome, fu avvistato l'8 marzo del 2016 grazie al telescopio riflettore di 6.5 metri Magellan-Baade, installato nell'Osservatorio di Las Campanas in Cile. Dopo le analisi preliminari la sua orbita è stata confermata grazie a un altro strumento, il Subaru presso l'Ossevatorio Mauna Kea alle Hawaii. Gli studiosi, coordinati dal professor Scott Sheppard, hanno determinato che S/2016 J1 impiega 1,65 anni per completare un'orbita (eccentrica) intorno a Giove e si trova a una distanza media di circa 21 milioni di chilometri. S/2017 J1 è stato invece scoperto il 23 marzo di quest'anno, grazie al riflettore Victor Blanco di 4 metri sito nell'Osservatorio Tololo Inter-american in Cile. Impiega poco più di due anni per completare un'orbita e dista circa 24 milioni di chilometri dal pianeta.

S/2016 J1: credit Scott Sheppard
S/2016 J1: credit Scott Sheppard

Lo studio di queste piccolissime lune gioviane è tutto fuorché agevole; molto spesso, infatti, gli studiosi le “perdono”. Queste perché, oltre alle dimensioni ridotte, hanno anche orbite molto allungate e peculiari, con un'inclinazione elevata e talvolta sono retrograde, ovvero, con direzione opposta a quella del pianeta. Il team di Sheppard crede di averne individuate anche altre due, ma saranno necessari ulteriori accertamenti all'inizio del 2018, per avere conferma che non si tratti di una coppia perduta. La scoperta delle nuove lune è stata del tutto fortuita; gli scienziati erano infatti impegnati in sessioni di osservazione alla ricerca del misterioso Pianeta IX del Sistema solare, teorizzato ma non ancora individuato.

[Foto di NASA]

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