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Dalla fusione di due stelle “morte” è nato un rarissimo oggetto attivo: cos’è J005311

Un team di ricerca internazionale guidato da astronomi russi e tedeschi ha scoperto una stella originata dalla fusione di due nane bianche, due astri “morti” che sono in pratica resuscitati in un unico oggetto. J005311, questo il suo nome, è comunque destinata a finire, esplodendo in una spettacolare supernova.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Vasilii Gvaramadse/Moscow University
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Due nane bianche, stelle all'ultimo stadio del proprio ciclo vitale e dunque tecnicamente “morte”, si sono fuse fra loro dando vita a una nuova stella attiva chiamata J005311, che è in pratica risorta dalle proprie ceneri. Lo straordinario e rarissimo oggetto è stato intercettato da un team di ricerca internazionale guidato da astronomi dell'Accademia delle Scienze russa e dell'Università di Bonn, Germania, che hanno collaborato con i colleghi dell'Osservatorio Astronomico del Sudafrica di Cape Town e dell'Accademia astronomica della Repubblica Ceca.

La scoperta. Gli scienziati, coordinati da Vasilii V. Gvaramadze e Götz Gräfener, hanno scoperto il segreto della stella J005311 grazie ai dati raccolti dal satellite Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise) della NASA. Si sono interessati all'oggetto celeste poiché si trovava al centro di una nebulosa di gas che emetteva quasi esclusivamente radiazione infrarossa e non luce visibile, una caratteristica inconsueta. Attraverso l'analisi spettroscopica hanno determinato la composizione chimica della nebulosa, scoprendo l'assenza di idrogeno ed elio, i due “carburanti” principali delle reazioni nucleari che avvengono nelle stelle.

Fusione delle nane bianche. La mancanza di idrogeno ed elio rispecchia la condizione tipica delle nane bianche, che diventano tali al termine del ciclo di vita di una stella di tipo solare. In parole semplici, una stella come il Sole brucia idrogeno per mantenersi attiva; quando esso esaurisce passa all'elio, e una volta esaurito anche questo elemento la stella si contrae e raffredda trasformandosi in una piccola nana bianca, che ha massa insufficiente per fondere elementi più pesanti dell'elio. Diventa in pratica una stella “morta”. Ma J005311, che si trova nel cuore della costellazione di Cassiopea a 10mila anni luce dalla Terra, grazie alla fusione delle due nane bianche da cui è originata (facevano parte di un sistema binario) ha raggiunto una massa sufficiente per poter fondere elementi più pesanti dell'elio, come l'ossigeno e il carbonio. In pratica, da due stelle morte ne è sorta una che si è risvegliata, capace di condurre reazioni nucleari. J005311 è ben 40mila volte più luminosa del Sole – una sola nana bianca non avrebbe potuto – ed emette un vento solare fortissimo, “sparato” a 16mila chilometri al secondo.

Credit: Vasilii Gvaramadse/Moscow University
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Finale col botto. Un oggetto di questo tipo è considerato estremamente raro, come dichiarato dal professor Götz Gräfener dell’Università di Bonn: “Probabilmente non ci sono nemmeno una mezza dozzina di questi oggetti nella Via Lattea, e noi ne abbiamo scoperto uno”. Ma anche la seconda vita di J005311 è destinata a finire. Quando esaurirà tutto il carburante collasserà e si trasformerà in una stella di neutroni super compatta; durante il processo emetterà flash di neutrini e raggi gamma, esplodendo in una spettacolare supernova di tipo Ic. I dettagli dell'affascinante scoperta sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Nature.

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