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Dal delfino ‘rosa’ alla scimmia dalla coda di fuoco, c’è un nuovo mondo in Amazzonia

Grazie al lavoro di numerosi zoologi e botanici tra il 2014 e il 2015 sono state scoperte nella Foresta Amazzonica ben 381 specie, in media una ogni 1,9 giorni. Tra esse vi sono anche un delfino di fiume e un primate.
A cura di Andrea Centini
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Callicebus miltoni: credit Rabo de Fogo
Callicebus miltoni: credit Rabo de Fogo

La World Wildlife Foundation (WWF) in collaborazione con l'Istituto Mamiraua per lo Sviluppo Sostenibile del Brasile ha divulgato il nuovo rapporto sulle specie scoperte nella Foresta Amazzonica, mostrando dati eccezionali per gli anni 2014 e 2015. In questo lasso di tempo sono state infatti scoperte ben 381 nuove specie, con una media di una ogni 1,9 giorni, il tasso più alto mai registrato in questo secolo. Basti pensare infatti che tra il 1999 e il 2009 la media fu di 111 all'anno, circa una ogni tre giorni, mentre tra il 2010 e il 2013 ne furono scoperte in tutto 441, con una tasso di una ogni 3,3 giorni.

Riolama inopinata: credit Philippe Kolk
Riolama inopinata: credit Philippe Kolk

A rendere ancor più incredibile il dato è la notevole varietà di piante e animali scoperti, tra i quali figurano addirittura una nuova specie di cetaceo, il delfino di fiume rosa Inia araguaiaensis, e un primate, la scimmia dalla coda di fuoco (Plecturocebus miltoni). La maggior parte delle specie scoperte, 216, sono organismi vegetali, seguiti da 93 pesci, 32 anfibi, 20 mammiferi, 19 rettili e un solo uccello. “Queste scoperte confermano che c'è un'immensa varietà e ricchezza di biodiversità, è il segnale che abbiamo ancora molto da conoscere sull'Amazzonia”, ha sottolineato il dottor Ricardo Mello, coordinatore del programma WWWF-Brazil Amazon.

Inia araguaiaensis: Credit Gabriel Medo-Santos
Inia araguaiaensis: Credit Gabriel Medo-Santos

Il risultato, ottenuto grazie al lavoro sul campo di numerosi zoologi e botanici, si inserisce perfettamente nella teoria scientifica che vedrebbe la maggior parte delle specie presenti sul nostro pianeta ancora da scoprire. Per moltissime, tuttavia, non faremo nemmeno in tempo nemmeno a classificare un esemplare. A causa dei fattori antropici, infatti, il tasso di estinzione naturale attualmente è amplificato dalle 1.000 alle 10.000 volte, come suggerisce il WWF, e non a caso si è iniziato a parlare della sesta estinzione di massa.

Tepuhyla oscura: Credit Philippe Kolk
Tepuhyla oscura: Credit Philippe Kolk

Buona parte delle nuove specie scoperte in Amazzonia sono già considerate in pericolo, mentre per alcune non sono ancora sufficienti i dati sullo stato di conservazione e sulla distribuzione geografica. Ad esempio, si calcola che dell'affascinante delfino di fiume rosa ne sopravvivano appena un migliaio di esemplari, ma sono pesantemente minacciati da dighe, attività agricole e industriali. Non va molto meglio alla scimmia dalla coda di fuoco, la cui sopravvivenza è messa a repentaglio dalla deforestazione, uno dei problemi più gravosi per la Foresta Amazzonica. Le numerose specie di pesci scoperte, tra le quali figura anche Potamotrygon limai, una razza d’acqua dolce caratterizzata da un curioso disegno geometrico nella parte dorsale, rischiano invece per lo sversamento di sostanze inquinanti nei fiumi.

Alla luce di questa situazione, Mello è colleghi hanno sottolineato quanto sia importante tutelare il patrimonio in biodiversità del “polmone verde” del pianeta, in pericolo anche a causa di scelte governative discutibili. La più recente, ovvero la revoca dello status di riserva naturale a un'area di 46mila chilometri quadrati per avviare operazioni di sfruttamento minerario, è stata bloccata in extremis da un giudice di Brasilia, in attesa che si pronunci il Congresso.

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