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DA14, l’asteroide che ci sfiorerà il 15 febbraio

La vicinanza sarà “da record”, ma nulla per cui valga la pena preoccuparsi.
A cura di Redazione Scienze
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da14 l asteroide che ci sfiorera il 15 febbraio

Anche in questa circostanza, non è il caso di invocare una imminente fine del mondo: il passaggio dell’asteroide 2012 DA14, infatti, benché possa essere considerato a buon diritto “da record”, avverrà comunque ad una distanza di sicurezza. L' ideale per poter osservare il corpo celeste schizzare nei cieli servendosi anche di un semplice binocolo o di un piccolo telescopio amatoriale, nubi e condizioni atmosferiche permettendo.

2012 DA 14 sfreccerà "vicinissimo" alla Terra il giorno 15 febbraio: alle 20.25, ora italiana, la sua orbita sfiorerà il punto di minore distanza possibile dal nostro Pianeta per poi proseguire la propria corsa negli abissi celesti; per chi lo volesse ammirare, in Italia lo si vedrà "sorgere" da oriente ed incamminarsi verso nord, in direzione della Stella Polare. Con il suo diametro di circa 40 metri e la sua massa stimata nell'ordine delle 130 000 tonnellate, 2012 DA 14 costituirà un'occasione da non perdere per gli appassionati ma anche per gli esperti poiché i passaggi ravvicinati consentono agli studiosi di ottenere maggiori informazioni sui Near-Earth Objects i quali sono generalmente troppo deboli per poter essere rilevati. Sarà così possibile approfondire diversi aspetti, non solo in merito alle caratteristiche fisiche dell'asteroide, come le dimensioni e i periodi di rotazione, ma anche a proposito delle conseguenze sulla sua orbita dell'interazione con la Terra. Spiega Gianluca Masi, astrofisico, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope:

L'oggetto, durante il massimo avvicinamento, passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta. Ovviamente non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro Pianeta, ma si tratterà di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, circa un decimo della distanza lunare; basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat, sono più lontani e si trovano a 36.000 chilometri di distanza.

Scoperto meno di un anno fa – il 23 febbraio del 2012 venne osservato per la prima volta dagli esperti dell'Osservatorio Astronomico di Maiorca – 2012 DA 14 tornerà a farci saluti così "ravvicinati", e dunque degni di nota, soltanto tra diversi anni, ovvero il 16 febbraio del 2046: varrà dunque la pena di munirsi di un piccolo strumento che possa aiutare l'occhio, al fine di rendere omaggio a questa eccezionale e gradita visita.

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