Cumulonembo, la nuvola ‘bomba atomica’ è pronta a esplodere: cos’è e perché si forma
Tra le diverse tipologie di nuvole che possiamo osservare in cielo i cosiddetti cumulonembi (Cb) sono indubbiamente tra le più spettacolari, sebbene al fascino intrinseco della loro caratteristica struttura – talvolta somigliante al fungo atomico – siano associati forti temporali e pericolose scariche di fulmini. Non si tratta infatti di nubi ‘innocue' come i cirri, ma dei caratteristici nuvoloni che spesso appaiono molto scuri proprio perché carichi d'acqua, pronti a scatenare fenomeni meteorologici intensi. Il periodo nel quale è più facile avvistarli è quello estivo e durante le ore più calde della giornata, poiché per generarsi necessitano di parecchia energia termica. Ecco tutto quello che c'è da sapere su queste formazioni nuvolose.
Cos'è un cumulonembo
Nell'Atlante Internazionale delle Nuvole messo a punto dalla World Meteorological Organization (WMO) il cumulonembo viene definito come una nuvola “densa, pesante e con una notevole portata verticale, che si erge a forma di enorme montagna o torre”. La caratteristica peculiare del cumulonembo è proprio la sua struttura torreggiante e cilindrica, che dalla bassa quota, ovvero circa 2mila metri di altezza, può arrivare sino alla cosiddetta troposfera, ovvero a 12mila metri dalla superficie terrestre. Il dettaglio più affascinante risiede proprio nella porzione apicale, che spesso culmina con una struttura molto allargata a forma di incudine, piatta e ben definita. Non mancano le varianti striate e fibrose, ma il tipico cumulonembo a incudine (cumulonimbus incus) ne rappresenta la fase più sviluppata e spettacolare, oltre che la più ‘violenta' sotto il profilo temporalesco.
Le tipologie di cumulonembo
Il cumulonimbus incus rappresenta l'evoluzione finale del cumulonimbus calvus (Cu cal), che a sua volta deriva dal cumulus congestus. Il cumulonembo ‘calvo' è un cumulonembo sempre a sviluppo verticale, ma la sua altezza è ancora limitata e soprattutto non presenta la caratteristica forma a incudine sulla parte superiore, sostituita da formazioni arrotondate e delicate che ricordano una enorme ‘esplosione' di panna montata. Esse sono dovute a un congelamento del ghiaccio ancora parziale e in progressione.
La seconda specie di cumulonembo è il cumulonimbus capillatus (Cb cap), che in pratica è una forma secondaria del cumulonembo a incudine. In questa tipologia di nuvola l'incudine è ancora presente, ma invece di essere piatto presenta un profilo frastagliato con piccoli cirri dai quali si dipanano filamenti simili ai capelli, da qui il nome latino “capillatus”.
Origine e caratteristiche di un cumulonembo
I cumulonembi si formano a causa di fenomeni di condensazione ed evaporazione a temperature inferiori rispetto a quelle che danno vita ai cirri, tuttavia l'aria deve essere sempre calda, umida e tipicamente instabile. Per questa ragione è molto più probabile avvistarli in estate. Sono nubi caratterizzate da fortissime correnti d'aria ascensionali all'interno e discendenti all'esterno, che in determinate circostanze possono dare origine anche a trombe d'aria.
All'interno dei cumulonembi si accumula elettricità statica dalla quale possono sprigionare fulmini, per questo quando se ne avvista uno vicino è ragionevole cercare un posto dove ripararsi, in vista dell'imminente temporale. Il colore del cumulonembo è tipicamente più scuro – fino a un grigio tendente al nero – nella parte più bassa e carica d'acqua, che può essere circondata anche da altre formazioni nuvolose. Talvolta la colorazione può essere giallognola-verdastra, che indica l'imminenza di una forte grandinata. Il cumulonembo può essere accompagnato da tutte le tipologie di nubi accessorie e mostrare caratteristiche supplementari come ad esempio arcus, virga e tuba, termini che ne descrivono le varie forme.