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Cos’è la stenosi diverticolare del colon che ha colpito il Papa: sintomi, cause e trattamento

Con l’avanzare dell’età aumenta il rischio che possano svilupparsi diverticoli nell’intestino, formazioni sacciformi che possono infiammarsi determinando una malattia diverticolare o diverticolite. La condizione si caratterizza per diversi sintomi e complicanze come la stenosi, ovvero un restringimento del lume intestinale con possibile occlusione. Papa Francesco è stato colpito proprio da una stenosi diverticolare sintomatica del colon: ecco quali sono le cause, i sintomi e come viene trattata.
A cura di Andrea Centini
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Domenica 4 luglio Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma e sottoposto a un intervento chirurgico durato diverse ore (in anestesia generale) a causa di una stenosi diverticolare sintomatica del colon, una complicazione della diverticolite. Il Pontefice, come comunicato dal direttore della Stampa vaticana Matteo Bruni poco prima di mezzanotte, ha “reagito bene” all'operazione condotta dal professor Sergio Alfieri, docente di Chirurgia Generale ed esperto di chirurgia del colo-rettale e del pancreas. Il Papa resterà ricoverato in ospedale per almeno cinque giorni, nelle stesse stanze in cui fu accolto alcune volte Giovanni Paolo II (per Bergoglio si è trattato del primo ricovero al policlinico romano). Ma cos'è esattamente una stenosi diverticolare sintomatica del colon?

Cos'è la stenosi diverticolare del colon

La stenosi diverticolare con sintomi del colon è una conseguenza della diverticolite che, come spiegato dagli autorevoli Manuali MSD per specialisti, “è l'infiammazione con o senza l'infezione di un diverticolo”. Un diverticolo è una “estroflessione terminante a fondo cieco della mucosa e sottomucosa del colon che sporge attraverso lo strato muscolare del colon”, in parole semplici, una formazione a forma di sacco che sporge dalla superficie dell'intestino. Possono formarsene pochi o molti (diverticolosi) che non necessariamente danno vita alla diverticolite, come specificato dalla SICCR, la Società Italiana di Chirurgia Colo-Rettale. Essi si localizzano più frequentemente “nel colon sinistro ed in particolare nel colon sigmoideo” e hanno in genere un diametro dai 3 ai 10 millimetri, ma in alcuni casi possono formarsi diverticoli giganti che arrivano sino ai 25 centimetri. Quando i diverticoli si infiammano producendo la diverticolite – accade nel 4,3 percento dei pazienti con diverticolosi, secondo i dati dei Manuali MSD – insorgono diversi sintomi e possono svilupparsi complicazioni, come l'occlusione intestinale che si determina per un restringimento del lume dell'intestino, una condizione che prende il nome di stenosi.

Quali sono i sintomi della diverticolite

I sintomi della diverticolite, che può essere non complicata (fino all'80 percento dei casi) o complicata, come spiegato dai Manuali MSD sono dolore o dolorabilità addominale (al quadrante inferiore sinistro o destro in caso di pazienti asiatici); occasionalmente dolore sovrapubico; nausea; vomito; febbre; e talvolta diversi disturbi urinari. Oltre al sanguinamento rettale e alla già citata occlusione del lume dell'intestino, che può provocare costipazione e blocco del transito intestinale, è possibile che si formino anche ascessi e fistole dovuti al processo infiammatorio, come specifica la SICCR; ciò può permettere il passaggio di materiale fecale e gas in altri organi come la vescica. Tra le possibili complicanze della diverticolite figurano anche emorragie – che possono portare ad anemie acute – e perforazioni dell'intestino, col rischio di peritonite, una condizione fatale se non prontamente trattata. Come sottolinea la SICCR, le complicanze si manifestano principalmente in soggetti anziani con altre condizioni, alla stregua di malattie cardio-respiratorie e metaboliche che peggiorano l'evoluzione clinica dei diverticoli.

Chi colpisce la diverticolite

I Manuali MSD indicano che l'incidenza della diverticolosi (presenza di diverticoli) aumenta con l'età e arriva a interessare il 75 percento dei soggetti con età superiore agli 80 anni. Sopra i 50 anni evolve in diverticolite acuta soprattutto nelle donne, mentre al di sotto di questa età interessa principalmente gli uomini. La SICCR indica che il 10 percento dei casi di malattia diverticolare colpisce soggetti con meno di 40 anni. Ogni anno negli Stati Uniti la condizione comporta il ricovero di 300mila persone, per un totale di 1,5 milioni di giorni di cure ospedaliere. È inoltre considerata la terza malattia gastrointestinale più diffusa a richiedere il ricovero in ospedale, spiega la SICCR. La malattia diverticolare è diffusa principalmente nei Paesi occidentali.

Le cause della diverticolite

Le cause scatenanti della diverticolosi/diverticolite sono molteplici e non del tutto note. L'alimentazione sembra comunque giocare un ruolo significativo nello sviluppo della diverticolosi e dunque nel conseguente rischio di diverticolite. Come sottolineato dagli esperti, una dieta povera di fibre può alterare la flora batterica intestinale, con potenziale “aumento della pressione” nella parete intestinale e una “locale diminuzione delle risposte immunitarie”; questa condizione è terreno fertile per lo sviluppo dei diverticoli. Tra le altre possibili cause una dieta ricca di carni rosse; la sedentarietà; l'obesità; il vizio del fumo e l'uso di determinati farmaci, come corticosteroidi, oppiacei e antinfiammatori non steroidei (FANS). Sono inclusi anche fattori ereditari e “alterazioni della struttura parietale e della motilità del colon”, spiegano i Manuali MSD.

Come si tratta la diverticolite

Il trattamento della malattia diverticolare è legato alla gravità della stessa. Si spazia dal riposo alla dieta liquida per i pazienti lievi ad alimentazione per via endovenosa (flebo), antibiotici, TC-guidata con drenaggio percutaneo e chirurgia per i più severi, come accaduto per Papa Francesco. Gli antibiotici indicati dai Manuali MSD sono il Metronidazolo, l'Amoxicillina e la Moxifloxacina. La SICCR spiega che la malattia diverticolare nella maggior parte dei casi può essere tenuta sotto controllo con la terapia medica, sebbene sia richiesto il ricovero in ospedale per il monitoraggio del paziente. L'intervento chirurgico prevede la resezione del tratto intestinale interessato dalla diverticolite e il ricongiungimento delle porzioni sane. Può essere richiesta la provvisoria deviazione delle feci, processo chiamato stomia.

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