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Cosa succede quando un vulcano si sveglia per la prima volta

Il vulcano dell’isola Kadovar si è svegliato il 5 gennaio, dopo decenni senza mostrare alcuna attività. Per i vulcanologi è a rischio esplosione, e le frane potrebbero innescare pericolosi tsunami per le isole limitrofe. Tutti gli abitanti sono stati evacuati.
A cura di Andrea Centini
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Un vulcano di 365 metri sito nel cuore della piccola isola di Kadovar (Papua Nuova Guinea) si è svegliato e ha proiettato nel cielo un'immensa nube di cenere, che ha superato i 2mila metri di altitudine. Benché nei decenni passati siano emersi segnali di attività, come fumo emesso nel 1976 e attività termali nel 1981, quella avviatasi venerdì 5 gennaio è probabilmente la prima vera e propria eruzione del Kadovar. I geologi dell'Osservatorio Rabaul Vulcalogy sono preoccupati poiché ritengono che dall'emissione di cenere vulcanica si possa passare a un evento esplosivo, con reazioni a catena imprevedibili. Oltre al pericolo della lava e delle rocce infuocate, infatti, si temono devastanti frane in grado di innescare tsunami che potrebbero investire le isole limitrofe.

Fortunatamente i 600 abitanti dell'isola sono stati già tratti in salvo e non si registrano feriti, sebbene circa il 60 percento della piccola isola (rilievo del 6 gennaio) sia ormai completamente ricoperto da una spessa coltre di cenere nera. Tra le prime associazioni a diffondere dettagli sull'evento vi è stata la statunitense Samaritan Aviation, che in un messaggio su facebook ha precisato di non avere informazioni su dove sono state trasferite tutte le famiglie. Poiché non si conosce bene la storia del vulcano, per gli studiosi risulta complesso prevedere come si evolverà la situazione, come indicato dal vulcanologo Chris Firth della Macquarie University.

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Come specificato, non sono note ufficialmente precedenti eruzioni, tuttavia in un diario dell'esploratore britannico William Dampier vissuto nel XVII secolo si menzionano alcune “isole in fiamme” nell'arcipelago della Papua Nuova Guinea, ed è verosimile che anche Kadovar fosse coinvolta. Del resto la piccola terra emersa, che si trova a 24 chilometri di distanza dall'isola maggiore Nuova Guinea, è sita nella cosiddetta “cintura di fuoco” (ring of fire), un'area del Pacifico di 40mila chilometri nella quale si registra la quasi totalità dei terremoti sulla Terra (90 percento) e delle eruzioni vulcaniche. La speranza è che il Kadovar cessi la sua attività e permetta agli evacuati, dopo le opportune verifiche di sicurezza, di tornare nelle proprie abitazioni.

[Credit: Samaritan Aviation]

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