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Controllare le email di lavoro a casa causa stress e problemi cardiovascolari

Secondo una ricerca tedesca, più del 50% dei lavoratori legge mail e messaggi di lavoro fuori dall’orario di ufficio: il tempo libero è sempre “occupato”.
A cura di Redazione Scienze
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Finire di lavorare in ufficio e continuare mentre si torna dal lavoro, quando si è a casa e persino nel weekend. La diffusione di dispositivi che ci rendono raggiungibili ovunque – smartphone in primis – porta sempre di più i lavoratori a controllare mail e messaggi di lavoro anche oltre l'orario di ufficio, impedendo di fatto ogni possibilità di relax. Il tecnostress è ormai un nemico noto della nostra società, riconosciuto e descritto più volte dai ricercatori. Il solo utilizzo dello smartphone, secondo uno studio del 2013, è connesso ad un aumento della pressione arteriosa.

E' recente, invece, lo studio della Society for Labour, Industrial and Organizational Psychological Research ad Oldenburg, in Germania, secondo la quale i soggetti maggiormente "tormentati" dai propri dispositivi mostravano una tendenza maggiore a soffrire di insonnia, mal testa, affaticamento, ansia, mal di stomaco e problemi cardiovascolari. Lo studio è stato condotto su 57.000 persone, di cui più della metà lavorava oltre l'orario di ufficio. Più del 90% dei lavoratori dispone di supporti portatili che permettono di controllare le email pressoché da ovunque. Anna Arlinghaus, coordinatrice del lavoro ed esperta di salute pubblica, ha osservato che "il tempo libero dovrebbe essere tempo libero, altrimenti è chiaro che non riesce a svolgere la sua funzione di ripristino e recupero" della salute personale.

Diverse grandi imprese tedesche (come Daimler e Deutsche Telekom) hanno provveduto da tempo a prendere delle contromisure in difesa dei diritti del personale, mentre la Francia ha varato una legge che protegge i lavoratori dall' "invasione" del digitale. Tuttavia, avverte la dott.ssa Arlinghaus, non ci si può aspettare che tutti i governi intervengano in materia ed è perciò necessario che "i datori di lavoro si impegnino a ridurre al minimo il lavoro supplementare per i propri dipendenti". Lavoro supplementare che nel breve periodo porta ad un importante carico di lavoro svolto e non retribuito: secondo una recente ricerca, grazie ad email e mansioni extra, ogni dipendente è come se lavorasse un giorno in più a settimana.

[Foto di Fiorellaq]

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