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Come una “piccola era glaciale” portò alla crisi dell’Impero Romano d’Oriente

Una teoria avanzata dai ricercatori per il programma Past Global Changes mette in relazione l’esordio dell’espansione islamica con molti altri fenomeni storici contemporanei sulla base di uno studio sul clima.
A cura di Nadia Vitali
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Alcuni ricercatori del programma internazionale Past Global Changes (PAGES) sostengono, in un articolo pubblicato da Nature, di aver identificato per la prima volta una piccola era glaciale che avrebbe interessato esclusivamente l'emisfero boreale 1500 anni fa.

Eruzioni e clima

L'abbassamento delle temperature fu piuttosto repentino e conseguenziale ad una serie di potenti eruzioni vulcaniche verificatesi in rapida successione, nel 536, nel 540 e nel 547 d. C. Grandi quantità di particelle immesse nell'atmosfera dai vulcani possono portare a dei mutamenti climatici, causando un parziale blocco della luce solare  e portando, quindi, ad un riscaldamento inferiore.

I ricercatori hanno analizzato i tronchi di alberi della regione degli Altai, dove Russia, Cina, Mongolia e Kazakistan si incontrano, trovando una certa corrispondenza con quelle riscontrabili negli alberi alpini degli ultimi due millenni e concludendo che questo periodo di freddo andò dal 536 al 660 circa.

La peste di Giustiniano, l'espansione islamica

Nel giro di cinque anni dall'inizio di questa "piccola era glaciale della tarda antichità", come l'hanno battezzata i ricercatori, l'area del Mediterraneo assistette alla drammatica esplosione della peste di Giustiniano (tra il 541 e il 544) che portò ad un profondo declino di Costantinopoli, unito alla morte di migliaia di persone.

Ma come potrebbero essere andate le cose? Immaginiamo che le eruzioni vulcaniche abbiano inciso sulle riserve di cibo, generando una carestia alla quale, in poco tempo, è seguita la peste giustinianea, portata dal bacillo ma sicuramente favorita dalle peggiori condizioni. Nel frattempo, poco più a Sud, nella penisola araba, un più abbondante regime di precipitazioni fu all'origine di un maggior sviluppo della vegetazione: a questo punto, con più riserve alimentari per l'esercito e per gli animali, nel VII secolo sarebbe iniziata l'espansione islamica.

E non solo

Nelle aree più duramente colpite dall'abbassamento di temperatura, le tribù nomadi si mossero verso la Cina in cerca di pascoli per il proprio bestiame, con conseguenti ostilità con i gruppi locali. E ancora, in ordine sparso, si verificò un'espansione dei popoli parlanti le lingue slave e il declino dell'Impero Sasanide, terminato effettivamente con la conquista islamica della Persia, ultimata durante la metà del VII secolo.

Clima ed eventi politici

Il principale autore del lavoro, il dendroclimatologo Ulf Büntgen del Swiss Federal Research Institute sostiene che si trattò del più potente raffreddamento degli ultimi 2000 anni, almeno per quel che riguarda l'emisfero settentrionale. Gli studiosi conoscono una ben documentata "piccola era glaciale", collocata tra il XIV e il XIX secolo, messa in relazione con disordini politici e diffusione di epidemie di peste in Europa, ma questo nuove studio fornisce un'analisi più completa del clima tra Asia Centrale e Europa durante il periodo precedente.

«Con le tante variabili, dobbiamo sempre restare cauti circa le cause ambientali e gli effetti politici, tuttavia è impressionante quanto vicini siano i cambiamenti climatici e la maggior parte dei cambiamenti radicali verificatisi in diverse aree del Pianeta» sottolinea Büntgen; e meno male.

Ma la storia è molto più complessa

Al di là dell'utilità dello studio dal punto di vista delle ricerche sul clima, è decisamente riduttivo interpretare fenomeni complessi come sono quelli storici esclusivamente sulla base di un elemento: quel che emerge da questo lavoro è che le grandi eruzioni vulcaniche ebbero degli effetti sul clima per decadi, probabilmente per oltre un secolo, e questo è un punto fermo.

A Büntgen e colleghi, però, piace sottolineare che i cambiamenti climatici improvvisi sembrerebbero aver avuto dei riflessi quasi immediati sui sistemi politici, come se avessero modellato le civiltà dell'epoca e dei periodi successivi. Ma la storia è fatta di troppi elementi perché la si pensi come semplice conseguenza del clima, pur tenendo bene a mente che, ad esempio, una carestia può essere causa determinante nello scoppio di un conflitto: determinante ma mai unica.

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