81 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Come gli animali vedono il mondo: dai cani ai gatti, passando per uccelli e farfalle

Ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università Duke hanno messo a confronto l’acuità visiva di seicento specie animali, tra mammiferi, uccelli, pesci, insetti e altre specie. L’occhio umano, uno dei più efficienti in assoluto, viene doppiato da quello di alcune specie di rapaci, in grado di individuare piccole prede mentre volano a chilometri da terra.
A cura di Andrea Centini
81 CONDIVISIONI
Credit: Klimkin
Credit: Klimkin

Sotto il profilo dell'acuità visiva, cioè la capacità di distinguere i dettagli fini di ciò che stiamo osservando, il nostro occhio ha pochi eguali nel Regno Animale, tuttavia non si trova in cima alla speciale classifica. L'elenco è stato elaborato dai ricercatori del Dipartimento di Biologia presso l'Università Duke di Durham, California, che hanno messo a confronto l'acuità visiva – conosciuta anche come acutezza visiva o visus – di circa seicento specie tra insetti, uccelli, mammiferi, pesci e altri animali.

Immagine

Il confronto è stato reso possibile grazie a uno specifico software sviluppato da AcuityView, che partendo da un'immagine nitida riesce a rimuovere tutti i dettagli impercettibili per una determinata specie, sulla base delle caratteristiche anatomiche dell'occhio e altri parametri. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Eleanor Caves, hanno sottolineato che le immagini non dimostrano ciò che effettivamente vedono gli animali, dato che la percezione visiva viene plasmata anche dalla complessa rielaborazione dei dati raccolti dal cervello.

A sinistra la vista di un uccello, a destra quella di una mosca
A sinistra la vista di un uccello, a destra quella di una mosca

Caves e colleghi hanno determinato l'acuità visiva sulla base dei cosiddetti cicli per grado, cioè il numero di coppie di linee parallele in bianco e nero che gli occhi riescono a percepire entro un grado, prima che inizino a sfocarsi. L'occhio umano percepisce circa 60 cicli per grado, analogamente a scimpanzé e altri primati non umani. Sono sette volte in più rispetto a cani e gatti e un centinaio rispetto a topi e moscerini della frutta. In cima alla classifica si trovano uccelli rapaci come aquile e falchi e avvoltoi; basti pensare che l'aquila dalla coda a cuneo australiana ha una acuità visiva di ben 140 cicli per grado, più del doppio dell'uomo. Cioè le permette di individuare una piccola preda come un coniglio mentre vola a chilometri dalla superficie terrestre. La maggior parte degli uccelli ha comunque un'acutezza visiva di 30 cicli per grado, la metà di quella nostra. Nel complesso, fra l'animale col miglior risultato e quello col peggiore i ricercatori hanno osservato una differenza di ben 10mila volte.

A sinistra la vista di una ghiandaia, un uccello, a destra la vista di una farfalla
A sinistra la vista di una ghiandaia, un uccello, a destra la vista di una farfalla

Lo studio è risultato particolarmente interessante anche sotto il profilo etologico. Gli occhi delle farfalle, ad esempio, hanno una acuità visiva troppo scarsa per percepire i dettagli sulle ali delle altre farfalle; così ‘cade' la teoria in base alla quale questi disegni sarebbero utili per la comunicazione con altri lepidotteri, mentre in realtà potrebbero mandare messaggi ai predatori come gli uccelli. Allo stesso modo, i disegni a zig zag fatti da alcuni ragni sulle proprie ragnatele, potrebbero avvisare uccelli e altri animali della presenza della ragnatela per evitare che ci passino attraverso. Ma sono progettati anche per restare invisibili agli occhi delle prede, che non devono percepire la presenza della ragnatela. I dettagli dell'affascinante ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Trends in Ecology & Evolution.

[Credit: Eleanor Caves/Duke University]

81 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views