Quante volte ci siamo detti “ah se solo il mio cane sapesse parlare”? Probabilmente tante quante lui ha pensato “ah se solo sapesse ascoltare”. I nostro amici a 4 zampe hanno il loro modo di comunicare con noi, così come con gli altri cani, ma siamo noi a non accorgercene.
Un gesto vale più di mille parole
I cani si e ci parlano principalmente attraverso la comunicazione corporea che prende dunque in considerazione:
– la prossemica, cioè la disposizione del corpo nei confronti dell'interlocutore (frontale, laterale, obliquo)
– la postura, cioè il peso del corpo nei confronti dell'interlocutore (in avanti, dritto, in dietro)
– la cinetica, cioè come si muove verso l'interlocutore (veloce o lento, dritto o con una curva)
– la gestualità, cioè come muove le varie parti del corpo (coda, orecchie, zampe, lingua, bocca e testa)
– la mimica, cioè come muove le varie parti della faccia (angoli della bocca, labbra, naso, fronte e occhi)
Il corpo dunque è fondamentale per il cane per comunicare ai suoi simili e alle persone le emozioni provate nell'esatto istante in cui si trova.
I segnali calmanti: a cosa servono?
Esistono dei veri e propri segnali calmanti, teorizzati da Turid Rugaas, che servono al cane per evitare situazioni che potrebbero portare al conflitto. L'istinto di sopravvivenza, da noi ‘quieto vivere', è ciò che porta il cane a preferire un ‘dai, su, va tutto bene' ad un ‘rissa!'. I segnali calmanti sono dunque movimenti del corpo, o di una parte di questo, e, a seconda delle teorie, sono volontari o involontari, questo significa che si sta ancora cercando di capire se il cane sia o meno consapevole del gesto che sta facendo e del perché lo stia facendo.
I segnali calmanti: quali sono?
Prima di elencare i principali segnali calmanti, è doveroso precisare che non dobbiamo attribuire sempre e comunque un significato univoco ad un segnale. Ecco alcuni segnali:
– Leccarsi il naso
– Strizzare gli occhi
– Girare la testa
– Inchinarsi
– Sbadigliare
– Annusare per terra
– Alzare la zampa
– Grattarsi
– Mostrare il fianco
– Fare pipì
Questi possono essere utlizzati per spiegare al proprio interlocutore una difficoltà, un'apertura, una volontà, un conflitto, una situazione tesa o di allerta. Ecco perché sta a noi imparare a capire dal nostro cane il significato di quel segnale nel qui e ora, quindi se inizia e leccarsi il naso e poi a grattarsi ripetutamente, guardiamoci intorno e cerchiamo di capire questi segnali a cosa si riferiscano. A quel punto sta a noi decifrare la situazione e quindi se sia meglio andar via o avvicinarci all'oggetto dell'attenzione di Fido.