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Coltivati con successo i primi peperoncini nello spazio: gli astronauti li hanno mangiati nei tacos

Il progetto Plant Habitat-04 della NASA, ideato per studiare la coltivazione delle piante da frutto nello spazio, ha raggiunto il suo primo, storico traguardo. I semi di peperoncino inviati sulla ISS a luglio sono maturati con successo e gli astronauti hanno potuto raccoglierli e consumarli in deliziosi tacos.
A cura di Andrea Centini
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Un peperoncino cresciuto nello spazio e i tacos preparati dall'astronauta Megan McArthur. Credit: NASA
Un peperoncino cresciuto nello spazio e i tacos preparati dall'astronauta Megan McArthur. Credit: NASA

La NASA ha annunciato che per la prima volta sono stati coltivati con successo i peperoncini a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I frutti sono stati raccolti e utilizzati dagli astronauti per preparare deliziosi tacos, come annunciato su Twitter dall'astronauta dell'agenzia aerospaziale americana Megan McArthur. Sebbene possa apparire come una “nota di colore” dallo spazio, in realtà essere riusciti a far crescere peperoncini perfettamente consumabili in microgravità è un traguardo importantissimo per la ricerca scientifica e il progresso dell'esplorazione spaziale.

Il progetto Plant Habitat-04annunciato dalla NASA nel 2019 – ha come obiettivo principale la coltivazione e la maturazione delle piante da frutto nello spazio, un passo considerato fondamentale per permettere agli astronauti impegnati in lunghi viaggi nel Sistema solare (e in futuro chissà, anche oltre) di alimentarsi con cibi freschi, prodotti direttamente nelle sezioni di idroponica delle navicelle spaziali. La scelta è ricaduta sui peperoncini per il ciclo di crescita particolarmente lungo. Nello specifico, sono stati scelti peperoncini ibridi creati da scienziati dell'Università Statale del New Mexico: sono una combinazione tra gli “Hatch Sandia” e i tradizionali “Española Improved” che vengono coltivati nel New Mexico settentrionale, in particolar modo nella Hatch Valley. Quelli cresciuti con successo nel laboratorio orbitante sono stati inviati a luglio di quest'anno. I semi sono stati inseriti nella “serra spaziale” (chiamata APH) il 12 luglio e hanno impiegato oltre tre mesi per maturare ed essere raccolti per l'assaggio e il campionamento.

“L'indagine ha comportato l'analisi microbica per migliorare la comprensione delle interazioni pianta-microbo nello spazio e la valutazione da parte dell'equipaggio del sapore, della consistenza e della nutrizione dei primi peperoni coltivati nello spazio”, ha affermato l'agenzia aerospaziale in un comunicato stampa. Come indicato, l'astronauta Megan McArthur per gustarli al meglio ha preparato dei tacos. “Festa del venerdì! Dopo la raccolta, abbiamo avuto modo di assaggiare i peperoncini rossi e verde. Poi abbiamo compilato i questionari (dobbiamo avere dei dati!). Alla fine, ho preparato i miei migliori tacos spaziali: fajita beef, pomodori e carciofi reidratati e peperoncini!”, ha cinguettato con umorismo l'astronauta, che ha corredato il post con alcune foto esplicative. I peperoncini della varietà Española Improved passano dal verde al rosso durante la maturazione e vengono consumati in entrambe le fasi, per questo gli astronauti hanno potuto assaggiarli di entrambi i colori. Una parte di quelli raccolti verrà rispedita sulla Terra per le analisi di rito in laboratorio.

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